Ex astronauta rivela: Ecco perchè non siamo tornati sulla Luna

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Negli ultimi 50 anni, nessun essere umano è tornato sulla Luna, e un ex astronauta ha rivelato i motivi principali di questa lunga pausa. Negli anni ’60, la corsa allo spazio culminò con il successo dell’Apollo 11, che nel 1969 portò i primi uomini sulla superficie lunare. Tra il 1969 e il 1972 si registrarono altre cinque missioni lunari riuscite, ma da allora nessuno ha più calcato il suolo del nostro satellite. Tuttavia, la situazione sta per cambiare: la NASA ha in programma di riportare astronauti sulla Luna entro la fine del 2026.

Ex astronauta rivela Ecco perchè non siamo tornati sulla Luna
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Secondo Jim Bridenstine, ex amministratore della NASA, “Se non fosse per i rischi politici, saremmo già tornati sulla Luna.” Durante un’intervista nel 2018, Bridenstine ha spiegato come i costi elevati e il lungo tempo necessario per completare queste missioni abbiano rallentato l’esplorazione lunare. In effetti, le difficoltà finanziarie sono uno dei principali ostacoli: il bilancio della NASA per il 2023 ammontava a 25,4 miliardi di dollari, e un aumento a 27,2 miliardi è stato richiesto per il 2024. Tuttavia, queste risorse devono essere distribuite tra diversi progetti e divisioni, e restano modeste se paragonate al budget per la difesa degli Stati Uniti, che nel 2023 era di circa 858 miliardi di dollari.

Anche l’astronauta dell’Apollo 7, Walter Cunningham, ha sottolineato la questione, evidenziando come l’esplorazione umana sia un’impresa straordinariamente costosa e difficile da sostenere politicamente. Secondo Cunningham, il problema risiede in un budget troppo ridotto per realizzare tutti i progetti di cui si discute.

Oltre alle limitazioni economiche, le missioni lunari si scontrano con la complessità del panorama politico. L’approvazione dei finanziamenti da parte del Congresso è spesso lenta, causando ritardi nei progetti. Inoltre, i cambiamenti di amministrazione presidenziale possono influire negativamente sui programmi spaziali a lungo termine, interrompendo iniziative avviate dai predecessori. Nonostante i progressi tecnologici che renderebbero possibile un ritorno sulla Luna, la mancanza di un supporto finanziario e politico costante ha contribuito a questa lunga pausa nell’esplorazione lunare.

Il programma Apollo ha dimostrato che, con risorse adeguate e una volontà politica decisa, traguardi straordinari sono raggiungibili. Tuttavia, mantenere lo slancio richiede impegno e stabilità politica. Anche i piani attuali della NASA per tornare sulla Luna affrontano sfide analoghe: la gestione di bilanci complessi, il bilanciamento di priorità scientifiche e tecnologiche, e la necessità di una cooperazione internazionale sono solo alcune delle difficoltà da superare.

L’esplorazione dello spazio, per quanto avanzata dal punto di vista tecnologico, rimane strettamente legata alle realtà politiche ed economiche della Terra. Sebbene le capacità scientifiche per nuove missioni lunari siano enormemente migliorate dall’epoca di Apollo, ottenere finanziamenti stabili e sostegno politico a lungo termine resta un obiettivo arduo ma cruciale per il futuro dell’umanità nello spazio.