L’Italia non è un paese per giovani: lo dimostra non solo il fatto che sono ben poche le opportunità lavorative per i giovani, che sempre più spesso sono costretti ad emigrare per trovare la propria realizzazione, ma anche il fatto che negli ultimi anni c’è un vero e proprio boom di ultra ottantenni.
L’Italia il paese più ‘vecchio’ d’Europa: il 21,4% dei cittadini ha più di 65 anni, rispetto a una media Ue del 18,5%, e il 6,4% ne ha più di 80, contro una media di 5,1%.
I dati sono pubblicati da Eurostat in occasione della giornata internazionale delle persone anziane, che scatta il primo ottobre.
Il rapporto però guarda anche oltre, addirittura al 2080, quando si presume che gli anziani sopra i 65 anni saranno il 30% della popolazione europea. L’Italia però sarà nel frattempo superata da Slovacchia, Portogallo e Germania: sempre per quella data avrà superato gli ottant’anni il 12% della popolazione.
Secondo gli esperti Eurostat, gli ultra 65enni sono anche i più esposti alla minaccia di povertà o esclusione sociale. Messo in rilievo anche il dato dell’accesso alle nuove tecnologie informatiche, con meno della metà (42% nel 2014) degli abitanti Ue fra i 65 e i 74 anni che utilizza internet. L’utilizzo di internet da parte della popolazione anziana, viene evidenziato nello studio, riguarda principalmente la posta elettronica, la ricerca di informazioni su beni e servizi e le notizie di attualità; solo un quarto circa degli internauti fra i 65 e i 74 anni utilizza i social media.