Nel 1898, un evento insolito turbò la tranquillità di New York: un terremoto misterioso. L’origine di tale fenomeno fu presto collegata al laboratorio di Nikola Tesla, un luogo dove il genio sperimentava con ardore.
Fu solo anni più tardi che Tesla svelò il mistero dietro questo sconvolgimento: una piccola macchina, capace di entrare nella tasca di un cappotto, era stata la causa. Tesla, un pioniere nei campi dell’elettricità e dell’energia, era immerso nella ricerca sulle oscillazioni per sviluppare un dispositivo capace di trasmettere energia a grandi distanze. In un giorno che sarebbe entrato nella storia, posizionò un oscillatore elettromeccanico su una delle colonne del suo laboratorio.
Incrementando la frequenza del dispositivo, Tesla generò vibrazioni che si propagarono fino alle fondamenta dell’edificio e agli edifici vicini, seminando il panico. La reazione fu immediata: edifici che oscillavano, finestre che si frantumavano e cittadini atterriti che affollavano le strade.
Al sopraggiungere delle forze dell’ordine, Tesla li accolse serenamente, dichiarando di aver interrotto il suo esperimento in modo brusco e inusuale. Ammise che il suo dispositivo era stata la causa del terremoto e propose alla polizia di ritornare in un secondo momento per una dimostrazione. Non appena le autorità si allontanarono, però, disattivò il meccanismo e lo ripose.
Tesla continuò a sperimentare con il suo dispositivo al di fuori del laboratorio, installandolo su una struttura metallica in costruzione a Wall Street, causando nuovamente allarme e la pronta reazione delle autorità.
L’inventore sosteneva che il suo generatore aveva il potere di demolire il ponte di Brooklyn in meno di un’ora e persino di dividere in due il pianeta, con l’ausilio di una macchina adeguata e della dinamite.
Nonostante le sue affermazioni fossero di vasta portata, il contributo di Tesla alla scienza, in particolare nel campo della risonanza e delle vibrazioni, ha lasciato un’impronta indelebile, influenzando lo sviluppo di tecnologie moderne come l’ecografia diagnostica e l’esplorazione sismica.
