Un uomo, dichiarato morto, ha descritto la sua esperienza pre-morte durante la quale crede di aver visto una donna senza volto avvolta in un “buco nero” nell’aldilà.
Le esperienze di pre-morte (NDE) e le visioni che ne derivano sono davvero molto singolari, ma un uomo, che ha raccontato la sua, ha davvero scioccato chi ha potuto leggerla.
Peter, questo il nome, era annegato e prima che potesse essere rianimato, afferma di aver intravisto l’aldilà, davanti a se si è palesata una donna senza volto avvolta nel “vuoto“.
Scrivendo sulla Near Death Experience Research Foundation, Peter ha detto: “Ricordo di aver visto più buio che luce. Ricordo vividamente di aver visto una signora che indossava una veste scura. La veste non aveva colore. Era tutta scura, sì. Ma non era nero“.
“Immagina un buco nero o un vuoto avvolto intorno a te come una coperta. Ecco come appariva“.
“La donna aveva i capelli castano chiaro, dello stesso colore del caramello. Non ricordo il suo viso, perché non sono sicuro che ne avesse uno.“
All’improvviso, la “prima cosa che ricordo subito dopo è che ero a terra, e sentivo freddo” dopo il suo risveglio.
Alcuni ricercatori, tuttavia, hanno affermato che queste visioni sono un fenomeno normale e non necessariamente un segno di un’aldilà.
Il dottor Sam Parnia, direttore della ricerca in terapia intensiva e rianimazione presso la NYU Langone School of Medicine di New York City, ha dichiarato a Oz Talk: “Le persone descrivono la sensazione di una luce brillante, calda e accogliente che attira le persone verso di essa“.
“Descrivono la sensazione di vivere i loro parenti defunti, quasi fossero venuti ad accoglierli. Spesso dicono che in molti casi non volevano tornare, è così comodo ed è come una calamita che li attira che non vogliono tornare“.
“Molte persone descrivono la sensazione di separarsi da se stesse e di osservare medici e infermieri dall’alto“.
Il neuroscienziato Christof Koch, presidente e capo scienziato dell’Allen Institute for Brain Science, ha concordato e ha scritto in un articolo per Scientific American: “Accetto la realtà di queste esperienze intensamente sentite. Sono autentiche come qualsiasi altra sensazione o percezione soggettiva“.
“Come scienziato, tuttavia, opero nell’ipotesi che tutti i nostri pensieri, ricordi, precetti ed esperienze siano una conseguenza ineluttabile dei poteri causali naturali del nostro cervello piuttosto che di quelli soprannaturali”.
“A meno che non ci siano prove contrarie straordinarie, convincenti e oggettive, non vedo motivo per abbandonare questo assunto“.
“La morte moderna richiede una perdita irreversibile della funzione cerebrale. Quando il cervello è affamato di flusso sanguigno (ischemia) e ossigeno (anossia), il paziente sviene in una frazione di minuto e il suo elettroencefalogramma, o EEG, diventa isoelettrico, in altri parole, piatto“.
“Ciò implica che l’attività elettrica su larga scala e distribuita nello spazio all’interno della corteccia, lo strato più esterno del cervello, si è rotta“.