Esiste una storia alternativa che forse non tutti conoscono

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Esiste una teoria affascinante secondo cui il passato potrebbe non corrispondere esattamente a quello che conosciamo dai libri di storia. Questa ipotesi, spesso denominata “storia alternativa dell’umanità,” suggerisce che alcuni eventi del passato si siano svolti in maniera diversa da quanto comunemente accettato, e propone addirittura che un periodo di 297 anni non sia mai esistito.

Esiste una storia alternativa che forse non tutti conoscono

Questa teoria, conosciuta anche come il “falso passato“, si basa sull’idea che il calendario più antico del mondo risalga a circa 10.000 anni prima di Cristo. Questo antico strumento, utilizzato dai cacciatori nelle terre scozzesi, serviva per seguire le stagioni e le fasi lunari.

Nel tempo, diverse civiltà svilupparono i propri calendari, come quello babilonese o quello maya, che presentava due linee temporali parallele. Con la crescita dell’Impero Romano, venne adottato il calendario giuliano, introdotto da Giulio Cesare, e successivamente, nel 1582, Papa Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano.

Nel 1991, uno storico tedesco pubblicò una ricerca nella quale sosteneva che nella linea temporale reale vi fosse un’anomalia di 297 anni, suggerendo che non vivremmo nel 2024, ma nel 1727. Secondo lui, questo “tempo mancante” sarebbe il risultato dei vari cambi di calendario avvenuti nel corso della storia, che avrebbero cumulato un errore di quasi tre secoli.

Il collega dello storico, Hans Ulrich, supportò questa teoria, affermando che tra il 614 e il 917 d.C. non vi sarebbero stati eventi significativi, mentre l’Impero Bizantino avrebbe attraversato una profonda riforma governativa.

La scarsità di documentazione storica sull’espansione dell’Islam in Persia e in Europa, e sulle attività del popolo ebraico in quel periodo di grande tumulto, rafforzerebbe l’idea di questi “anni fantasma”.

Secondo la teoria, la risposta si troverebbe in Ottone III, re d’Italia e Germania e Imperatore del Sacro Romano Impero fino al 1002, che desiderava far coincidere il suo regno con l’anno mille. Per farlo, avrebbe manipolato la cronologia, inventando anche la figura di Carlo Magno, che secondo la tradizione avrebbe regnato dal 742 all’814 d.C.

Un teologo suggerì che l’imperatore Costantino VII abbia tentato di riscrivere la storia bizantina, costringendo gli scrittori a distruggere i documenti originali. Tuttavia, questa teoria rimane difficile da accettare, poiché lascia molte domande senza risposta.

Se questi 297 anni fossero davvero un’invenzione, molte figure storiche, come la dinastia Tang che regnò in Cina tra il 618 e il 907 d.C., verrebbero cancellate dalla nostra storia.

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