Quattromila satelliti da Elon Musk per connettere il mondo.
Il milionario futurista Elon Musk se n’è inventata un’altra delle sue.
Dopo il progetto spaziale Space X, le previste incursioni su Marte, le macchine elettriche Tesla a guida autonoma, Musk pensa a un globo interamente interconnesso tramite i satelliti.
Sarebbero un numero di tre volte superiore a quello attualmente esistente in orbita intorno alla Terra.
In questa maniera, con 4.425 satellite, si fornirebbe la connessione ad alta velocità a tutto il mondo, nessuna zona esclusa.
Questa sarebbe, secondo Musk, una valida alternativa alle connessioni con fibra ottica e a qualsiasi altra connessione via cavo.
Ma c’è un problema che probabilmente il miliardario americano non ha preso sufficientemente in considerazione.
Lo spazio è già intasato da satelliti di ogni tipo e dimensione, molti dei quali divenuti decisamente vecchi e obsoleti.
Tanto che negli ultimi anni si è posto seriamente il problema di che fine faranno.
E, poiché nessuno li va a riprendere, perché l’operazione costerebbe troppo, naturalmente le loro orbite tendono a decadere col passare del tempo, dopo di che i satelliti cadono sulla Terra.
Il problema dei cosiddetti rifiuti spaziali. Come la mettiamo, caro Elon?