Il noto economista e “superforecaster” Martin Armstrong ha lanciato previsioni allarmanti sul futuro globale, avvertendo che una Terza Guerra Mondiale potrebbe scoppiare nei prossimi anni e portare al collasso degli Stati Uniti entro il 2032. Secondo quanto riportato da Mail Online, Armstrong basa queste previsioni sull’analisi condotta dal suo sistema di intelligenza artificiale, Socrates.
Socrates: il sistema AI che anticipa le crisi globali
Il sistema Socrates, utilizzato da Armstrong per analizzare notizie e identificare tendenze globali, ha dimostrato la sua efficacia in passato. Tra i successi più noti del sistema vi sono la previsione del crollo immobiliare giapponese nel 1989 e della crisi finanziaria russa del 1998. Quest’anno, Socrates ha evidenziato segnali di allarme che, secondo Armstrong, potrebbero indicare l’avvicinarsi di una nuova guerra mondiale. In particolare, il conflitto attuale in Ucraina potrebbe essere il catalizzatore di una crisi internazionale più ampia.
Armstrong sostiene che “la gente sa sempre quando sta per scoppiare una guerra”, e aggiunge che queste situazioni sono spesso accompagnate da significativi movimenti di capitali. Il suo sistema, analizzando questi spostamenti finanziari e altri indicatori, ha rilevato pattern che suggeriscono l’approssimarsi di un conflitto su scala globale.
La carriera di Armstrong: dalle previsioni economiche a quelle geopolitiche
Sebbene oggi sia noto per le sue previsioni riguardanti conflitti globali, Armstrong ha iniziato la sua carriera concentrandosi sui cicli economici. Negli anni ’70 sviluppò il suo primo modello economico, guadagnandosi la reputazione di abile previsionista. Tuttavia, la sua carriera ha subito una battuta d’arresto con una condanna per frode nel 1999, che ha parzialmente danneggiato la sua reputazione. Nonostante ciò, Armstrong continua a offrire analisi audaci sul futuro.
Il futuro globale secondo Armstrong: crollo dei governi e nuove forme di governance
Armstrong ritiene che entro il 2032 il sistema di governance globale potrebbe crollare, spingendo i governi a cercare nuove forme di amministrazione. In particolare, sottolinea come la crescente polarizzazione politica, soprattutto negli Stati Uniti, stia esacerbando la situazione. Paragona l’attuale divisione politica alla celebre frase di Abraham Lincoln: “Un paese diviso non può reggere”, evidenziando la fragilità dell’attuale sistema di governo statunitense.
Un altro punto cruciale delle sue previsioni è il fallimento del “Great Reset”, promosso dal World Economic Forum. Armstrong vede questo progetto come strettamente legato all’inevitabile scoppio di un conflitto internazionale.
La soluzione: una transizione verso la democrazia diretta?
Nonostante le sue fosche previsioni, Armstrong spera che in futuro si possa passare a un sistema di “democrazia diretta”, in cui le decisioni politiche siano guidate direttamente dall’opinione pubblica. Secondo lui, questa forma di governo potrebbe rappresentare una via d’uscita dalla crescente instabilità politica e sociale a livello globale.