I nostri capelli, di per sé, nascono bianchi, ma subiscono la colorazione grazie a un pigmento chiamato melanina, prodotto dalle cellule melanociti presenti nei follicoli piliferi.
Queste cellule, responsabili della produzione di melanina, diminuiscono progressivamente con l’età, riducendo la quantità di pigmento e portando alla comparsa dei capelli grigi. Tuttavia, ci sono casi in cui questo processo avviene in modo precoce, e sebbene la componente genetica sia un fattore significativo, altri motivi rimangono ancora poco chiari.
Studi recenti condotti dal National Institutes of Health (NIH) e dall’Università di Alabama, Birmingham, hanno identificato il ruolo predominante del sistema immunitario, in particolare degli interferoni, nel processo di sbiancamento dei capelli. Questo fenomeno può essere osservato anche in giovani persone, spesso associato a fattori genetici ma ancora oggetto di studio.
La percezione sociale dei capelli bianchi come antiestetici ha alimentato un fiorente mercato delle colorazioni per capelli, che coinvolge non solo le donne ma sempre più anche gli uomini, anche giovani, desiderosi di coprire i primi segni di invecchiamento.
Il Centro Studi Cosmetica Italia ha riportato un notevole aumento degli investimenti nel settore delle tinture e delle spume colorate, evidenziando un mercato pari a 211,7 milioni di euro solo in Italia. Questi prodotti sono reperibili non solo nei negozi di profumeria e nei supermercati, ma anche nelle farmacie, garantendo standard di sicurezza certificati a livello europeo.
È comune che la comparsa dei capelli bianchi inizi intorno ai trent’anni, con variazioni basate sull’ereditarietà, l’etnia e altri fattori di origine genetica. Tuttavia, oltre al normale processo di invecchiamento, il precoce sbiancamento dei capelli può essere influenzato da fattori ambientali come malattie o stress.
Ricerche recenti condotte dal National Institutes of Health e dall’Università di Alabama a Birmingham hanno evidenziato una connessione tra l’attivazione del sistema immunitario e il cambiamento del colore dei capelli. In particolare, sono stati individuati geni associati alla pigmentazione dei capelli e geni coinvolti nella risposta immunitaria a patogeni, suggerendo un legame tra stress cronico, malattie e il processo di sbiancamento dei capelli.
Questi studi hanno anche rivelato che la proteina Mitf, che regola il comportamento dei melanociti, può accelerare il processo di sbiancamento dei capelli in risposta a stimoli immunitari. Queste scoperte non solo contribuiscono alla comprensione dei meccanismi che determinano i capelli bianchi, ma possono anche fornire insight su altre condizioni mediche, come la vitiligine, in cui la depigmentazione della pelle è correlata a un’alterazione del sistema immunitario.