Il mondo intero è abituato al simbolo del dollaro “$“, che denota la valuta nazionale degli Stati Uniti, così come l’euro, ed altre valute, c’è però da dire che la storia dell’origine del simbolo è rimasto un mistero ancora oggi.
Secondo la prima versione, la S barrata sulle monete indicava che era vietata la circolazione in Spagna, ma la Spagna non inizia con S, con E.
La seconda versione dice che è un simbolo delle colonne d’Ercole, intrecciate con una bandiera. I pilastri sono scogliere su entrambi i lati dello Stretto di Gibilterra che erano considerati il confine del mondo abitato.
Lo stemma spagnolo sotto Carlo V aveva diverse colonne, che significa pilastri, e sull’umidità che le avvolgeva c’era la scritta “Plus Ultra“, cioè “Fuori limite“.
Lo stemma era su pesos d’argento, in seguito i soldi iniziarono a essere designati come due linee verticali, che sono intrecciate con una linea ondulata a forma di lettera S.
C’è una terza teoria che è considerata la più plausibile. Quindi, i pesos-ottali avevano l’abbreviazione PS, che contabili, scribi doganali e altre persone simili iniziarono a scrivere PS per maggiore comodità. Nel corso del tempo, le due lettere hanno cominciato a fondersi sempre di più, formando $. Il primo dollaro con un tale simbolo fu emesso a Filadelfia nel 1797.
È interessante notare che nell’antica Roma c’era una tradizione per cancellare le lettere se intendevano soldi. I simboli €, ₽ e altri simboli di valuta hanno questo aspetto.