Potrebbe mai essere possibile, i grassi in realtà non portano un aumento di peso? Da anni, anche senza l’aiuto di nutrizionisti, chi voleva perdere qualche chilo e restare in forma è sempre ricorso alla rimozione di qualsiasi tipo di dolce dalla sua dieta, ma è pur vero che uno dei nostri principali carburanti sono proprio i grassi. Tante sono le regole, anche e soprattutto quelle sbagliate, per evitare di ingrassare, ma che i golosi in realtà non siano una “categoria” a rischio, ci risulta davvero nuova, vediamo perchè.
Soprattutto quando si tratta di linea e forma fisica, i dolci sono perennemente demonizzati, soprattutto per l’elevato quantitativo di zucchero contengono.
Quando si mangiano alimenti dolci, bisogna tener conto che questi alimenti hanno un’elevatissima palatabilità, ovvero inducono la voglia di mangiarne ancora. E ancora, in un circolo vizioso da cui è difficile uscire.
Il consumo eccessivo di zucchero inoltre mette in pericolo tutto l’organismo. Recenti studi hanno esaminato le conseguenze di uno smodato introito di zucchero e hanno visto che cuore e cervello non sono al riparo. Troppo zucchero, inoltre, fa aumentare il rischio oncologico, quello di malattie del metabolismo, di sovrappeso e obesità.
Nell’organismo umano la glicemia, ovvero il livello di zuccheri nel sangue, deve essere compresa tra un valore minimo e un valore massimo per garantire le regolari funzioni ad essa connesse. Quando mangiamo un cibo dolce, la glicemia si innalza oltre il massimo: questa è una condizione pericolosa per l’organismo che prontamente produce insulina per abbassarla, spesso sotto il livello minimo, perché la risposta insulinica è tanto maggiore quanto maggiore è l’innalzamento della glicemia.
L’insulina è un ormone anabolizzante e, quando è presente, il comando è “costruire”. Cosa? Entro una certa misura e in rari e codificabili casi favorisce la costruzione del muscolo, in tutti gli altri casi favorisce il deposito di grasso. Inoltre va aggiunto che le calorie date dai dolci hanno una corsia preferenziale per diventare grasso.
Dolci: golosi tendono ad accumulare meno grasso
Ma quindi tutti i golosi sono necessariamente sovrappeso od obesi?
Non necessariamente: a quanto pare c’è infatti un gene legato agli amanti di dolci che favorisce la tendenza a mettere su meno grasso rispetto agli altri. A dirlo uno studio condotto dall’Università inglese di Exeter e successivamente pubblicato all’interno della famosa rivista Cell Reports.
Nello specifico i ricercatori hanno scoperto che il desiderio smodato per i dolci è correlato alla variazione di un gene denominato FGF21. Il gruppo di ricerca è stato coordinato dal professor Timothy Frayling ed è stato effettuato in collaborazione con l’Università di Copenaghen.
“Questa scoperta contraddice un po’ il comune intuito, ma è importante ricordare che questo è solo un piccolo pezzo del puzzle che descrive le connessioni tra la dieta e il rischio di obesità e diabete“, ha commentato Niels Grarup dell’Università di Copenhagen, che ha preso parte alla ricerca.
Gli scienziati hanno infatti evidenziato che gli effetti secondari legati alla variazione del gene FGF21 non sono tutti positivi: la stessa mutazione è anche associata a una pressione sanguigna leggermente più alta, anche se di pochissimo, e a una maggiore tendenza a concentrare il grasso nella zona addominale. Non bisogna inoltre dimenticare che un eccessivo consumo di zuccheri può arrecare gravi danni al cervello e triplicare il rischio di malattie cardiache.
Le conclusioni dei ricercatori si basano su una grande quantità di dati, comprendenti campioni di sangue, questionari sulle abitudini alimentari e campioni di Dna di più di 450.000 persone, registrate in un grande database britannico, la Biobank. «Siamo certi che i nostri risultati siano accurati», conclude Grarup. «Circa il 20% della popolazione europea presenta questa predisposizione genetica».