Il rinomato esperto Timothy Musso, con oltre venticinque anni di esperienza nello studio degli effetti dei disastri nucleari, ha espresso preoccupazioni crescenti riguardo l’accumulo di radiazioni a livello mondiale, segnalando un aumento progressivo dei loro livelli.
In un’intervista concessa a Sciencefocus, Musso ha evidenziato le ripercussioni planetarie degli incidenti di Chernobyl e Fukushima.
Ha chiarito che le radiazioni ionizzanti emesse dagli incidenti nucleari possono danneggiare o alterare il DNA degli esseri viventi, portando a mutazioni analoghe agli errori di trascrizione nel codice genetico. Sebbene la maggior parte di queste mutazioni siano innocue, interessando solo piccole porzioni del genoma, alcune possono essere gravi o addirittura letali.
Musso ha spiegato che l’esposizione a radiazioni può provocare malattie come il cancro e la cataratta, oltre ad altre mutazioni come dita supernumerarie o asimmetrie fisiche. Ha ricordato inoltre le condizioni di salute dei bambini nati in Giappone dopo il bombardamento atomico del 1945, molti dei quali hanno sofferto di microcefalia a causa delle radiazioni.
Le piante, essendo tra i primi organismi esposti alle radiazioni in aree colpite da disastri nucleari, mostrano effetti visibili come la trasformazione delle foglie degli alberi a Chernobyl dopo l’esplosione e la trasformazione della pineta in quella che è ora conosciuta come la “Foresta Rossa”.
Nonostante la prevalenza di mutazioni dannose, Musso ha menzionato alcuni casi eccezionali, come alcune specie di raganelle che hanno sviluppato una colorazione più scura, un adattamento che migliora la loro capacità di mimetizzarsi.
Concludendo l’intervista, Musso ha avvertito che il mondo si trova al limite di un disastro radioattivo e ha sottolineato l’urgenza di agire per prevenire ulteriori contaminazioni e proteggere le future generazioni dagli effetti devastanti di un’apocalisse nucleare.