Col passare degli anni, inevitabilmente, le leggi, come i diritti e i doveri da assicurare al cittadino, devono necessariamente evolversi col mutare delle esigenze.
Ed è per questo che accanto ad alcuni diritti fondamentali sanciti dalla costituzione, come quello alla dignità, alla vita, ad avere un lavoro dignitoso con cui mantenersi, alla libertà di parola e pensiero, dovrebbe essere presto aggiunto il diritto a poter accedere, senza limitazioni, al mondo del web e di internet.
Ad avanzare la proposta è il professor Alberto Gambino, presidente dell’Accademia Italiana del Codice Internet (IAIC), intervenendo, assieme al professor Augusto Preta e all’avvocato Marco Cappa, alla Commissione Affari Costituzionali del Senato nell’ambito di un’audizione sui disegni di legge sulla costituzionalizzazione dell’accesso ad Internet.
Per gli esperti infatti l’accesso alla rete per tutti i cittadini è condizione essenziale, nell’attuale contesto tecnologico, per una effettiva parità di condizioni e per un pieno esercizio dei diritti di cittadinanza.
L’accesso alla rete viene difatti considerato un bisogno essenziale, alla stessa stregua e con la stessa dignità del diritto alla salute, alla ricerca, all’istruzione.