Sebbene siano prodotti utili a pulire e disinfettare, i cosiddetti “detergenti” sono in realtà nocivi per la nostra salute e addirittura recenti studi li mettono quasi al pari del fumo, tutto è dovuto alle tante sostanze che sono presenti proprio in questi prodotti per la pulizia, che servono anche ad igienizzare la nostra casa, d’altronde basta fare mente locale per constatare che passiamo dal detersivo per i pavimenti al prodotto per la pulizia dei vetri, dal detergente per il forno al prodotto per pulire il wc, passando ovviamente per quello dei piatti.
Ammoniaca (contenuta negli spray) e candeggina (che ha l’ipoclorito di sodio), ad esempio, insieme sprigionano clorammine. Oppure per pulire la lavatrice e igienizzarla su internet consigliano dal bicarbonato alla candeggina all’aceto. Possiamo pensare di mescolare tutto e versare nel cestello aceto e candeggina: ecco che respiriamo gas di cloro (ancora più pericoloso). Oppure, banalmente, cade per terra l’aceto e poi ci si passa sopra la candeggina per pulire.
Una miriade di piccoli gesti quotidiani che possono nuocere gravemente alla nostra salute. I primi sintomi da intossicazione da clorammine sono: tosse, mancanza di respiro, dolore al petto, nausea, lacrimazione, irritazione al naso alla gola e agli occhi. A livelli più alti di esposizione possono causare dolore al petto, difficoltà respiratorie più gravi, vomito, polmonite e versamento di liquido nei polmoni. A livelli molto elevati può causare la morte, ma difficilmente questi livelli possono essere raggiunti durante le pulizie domestiche, perché in genere si parla di concentrazioni basse e di condizioni diverse dal laboratorio.
Detergenti come il fumo, nocivi per la salute
L’Environmental Working Group statunitense ha addirittura realizzato una vera e propria Hall of Shame (una specie di galleria dei peggiori) per classificare i prodotti utilizzati per l’igiene della casa in base agli effetti e i danni che possono procurare alla salute.
Ma in pochi avrebbero pensato che l’uso di determinati detergenti alla lunga si rivela più dannoso del fumo: a dirlo alcuni ricercatori norvegesi dell’Università di Bergen che mettono sotto accusa soprattutto gli spray e i detergenti liquidi.
La ricerca da loro condotta conferma che le donne che lavorano come addette alle pulizie o usano regolarmente spray detergenti o altri prodotti per la pulizia a casa avrebbero un maggiore declino della funzione polmonare rispetto alle donne che non puliscono così frequentemente.
Confrontando i campioni di donne che non si dedicavano giornalmente alle pulizie con coloro che invece svolgono questo mestiere con regolarità, è stato riscontrato che il volume respiratorio forzato ad un secondo, risultava ridotto di 3,6 millilitri l’anno, mentre nelle donne che si dedicavano all’uso di prodotti pulenti è di 3,9 millilitri l’anno. Secondo i dati emersi, quindi, il declino della funzione polmonare nelle persone che svolgono mestieri di pulizia è paragonabile a quello di chi di fuma circa un pacchetto di sigarette al giorno per la durata di un intero anno.
“Mentre gli effetti sull’asma sono, col passare del tempo, sempre più documentati, poco sappiamo di quelli a lungo termine”, ha spiegato la professoressa Cecilie Svanes, autrice dello studio e medico alla University of Bergen, in Norvegia. “Temiamo che gli spray usati per le pulizie possano causare un piccolo danno giorno dopo giorno, anno dopo anno, accelerando il declino del funzionamento dei polmoni che avviene naturalmente con l’età”. Le particelle infatti, andrebbero ad irritare la fragile membrana che protegge i polmoni, rimodellando del tutto le vie respiratorie.
Gli uomini non sembrano aver riportato gli stessi danni, ma – come ammettono i ricercatori – il campione maschile preso in esame non è stato lo stesso, a livello numerico, di quello delle donne. C’è quindi bisogno di un ulteriore approfondimento per capire se anche l’altro sesso subisca lo stesso effetto, se esposto quotidianamente ad inalazioni dei componenti chimici contenuti negli spray per le pulizie.