Dopo mesi di annunci a dir poco allarmistici, da parte degli esperti di tutto il mondo, nelle ultime settimane sta avendo la meglio un’ondata di ottimismo.
Sebbene il Coronavirus non è stato sradicato, il crollo di morti e contagiati ha fatto credere ai più che il peggio sia passato, ed anche molti virologi si sono spinti ad affermare che non ci sarà neppure una seconda ondata, che fino a poco tempo fa sembrava certa in autunno.
Ma il professor Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di microbiologia e virologia di Padova, non è affatto d’accordo.
«Chi parla dell’infettività di questo virus non sa quello che dice, perché l’infettività si misura sperimentalmente e sull’uomo non è possibile fare nessun esperimento e non esiste un modello animale. Senza numeri e senza misura non è scienza, sono solo chiacchiere», spiega Crisanti.
«Siccome non è possibile fare sperimentazioni di infettività sull’uomo – aggiunge Crisanti -, nessuno sa qual è la dose infettiva di questo virus e non c’è nulla da commentare: non si può commentare con un argomento scientifico una cosa che non è Scienza».
Ricordiamo che Crisanti è uno dei consulenti che faranno parte del pool incaricato dalla procura di Bergamo nell’inchiesta per epidemia colposa sulla mancata zona rossa nei comuni di Alzano Lombardo e Nembro, a inizio marzo, e sulle eventuali negligenze all’ospedale di Alzano, che venne riaperto poche ore dopo l’isolamento di un primo paziente positivo al coronavirus, a fine febbraio.