Ormai manca davvero poco al 16 giugno, la scadenza che terrorizza la maggior parte dei contribuenti italiani: il prossimo martedì difatti scadrà il termine utile per pagare Imu e Tasi senza incorrere in more.
Ricordiamo subito che la Tasi è dovuta da chiunque possieda o comunque detenga un immobile adibito ad abitazione principale; sugli altri immobili, invece, si somma all’Imu. Lo Stato ha fissato le aliquote minime e massime applicabili, lasciando poi libertà alle amministrazioni comunali nel fissare sconti e agevolazioni.
Nell’acconto che si pagherà a breve basterà versare il 50% di quanto pagato nel 2014, tenendo conto delle aliquote e delle detrazioni applicabili nel 2014. Non tutti i Comuni hanno infatti pubblicato le delibere con le nuove aliquote, avendo tempo per farlo fino al prossimo 28 ottobre. Come ricorda la Cgia di Mestre, allo stato attuale, solo «un migliaio di amministrazioni comunali, pari al 14% del totale, ha provveduto a deliberare le aliquote e le detrazioni della Tasi per l’anno in corso».
Le opzioni per procedere a pagamento sono sostanzialmente due: il bollettino postale oppure il modello F24. Recandosi presso tutti gli uffici postali saranno disponibili i bollettini postali di versamento che risultano in parte già precompilati e che servono per effettuare i versamenti di Imu e Tasi.
Inoltre, chi ha poca familiarità con i numeri può rivolgersi a un Caf o accedere al sito amministrazionicomunali.it, che permette di effettuare il computo online inserendo nell’apposito format il codice catastale del Comune e il valore della rendita catastale.