Quella che all’inizio era un problema serio ora si sta rivelando una vera e propria piaga che sta degenerando oltre ogni immaginazione: il tasso di bambini non vaccinati continua a salire vertiginosamente e il rischio che malattie ormai quasi debellate possano tornare a mietere vittime si fa sempre più realistico.
A lanciare l’allarme, nei giorni scorsi, sono stati l’Istituto superiore di Sanità (Iss) e la Società italiana di pediatria (Sip). La copertura vaccinale nel nostro Paese, hanno avvisato, è al limite della soglia di sicurezza e per questo è necessario approvare al più presto un nuovo Piano nazionale in materia.
Nel 2013 le coperture vaccinali relative a poliomielite, tetano, difterite, epatite B e pertosse arrivavano al 95% raccomandato, nel 2014 sono invece scese al di sotto di questa soglia. Resta invariato al 94,5% il tasso di vaccinazione contro l’Haemophilus influenzae b (Hib), mentre un calo del 4% ha riguardato la copertura per il vaccino MPR (morbillo-parotite-rosolia) che nel 2014 è scesa all’86,6%.
Non si tratta quindi di una momentanea flessione ma di un calo progressivo che ha inizio nel 2012 e che preoccupa perché dettato dalla ignoranza, dall’ideologia e dalla disinformazione. Un calo che se dovesse aumentare porterebbe e esiti drammatici.
Secondo gli esperti sono le raccolte su siti web o opuscoli ‘non attendibili’ che lanciano allarmi su “possibili effetti collaterali”, su ingredienti ‘pericolosi’ o, peggio, su legami con l’insorgenza di questa o quella malattia, le ragioni che spingono sempre più famiglie a non vaccinare i figli.