Secondo l’osservatorio Confesercenti il commercio è in ripresa ma rispetto all’anno scorso ci sono meno negozi.
In particolare, il saldo negativo è di 6.000, anche se nei primi otto mesi del 2015 si registra un lieve segnale di ripresa con un più 16%.
L’osservatorio riporta che “nonostante il ritorno in territorio positivo di consumi e vendite, i negozi tradizionali continuano a diminuire”.
Per quel che riguarda le Pmi, le piccole e medie imprese, queste sono quasi l’1% in meno rispetto al 2014. Se si scorpora il dato però, si ha che nel Centro-Sud la flessione è stata dell’1,2%, mentre nel Nord dello 0,8%.
Tutto sommato è una delle poche volte dove il differenziale dei dati dell’economia fra Nord e Sud non è così ampio.
Il commercio ambulante, peraltro, sembra vada abbastanza bene, con una crescita nei primi otto mesi dell’anno corrente, di un 3,6%, pari a 6600 imprese.
Ma il problema più grande sembra essere il conflitto degli orari fra piccola e grande distribuzione.
Mentre, naturalmente, la grande distribuzione non ha problemi per le aperture tutti i giorni e anche h24, ovviamente la piccola distribuzione, nel momento della liberalizzazione degli orari, ne soffre molto di più.