Il mercato globale del cacao è a un punto di svolta. La decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di introdurre un dazio del 21% sul cacao importato dalla Costa d’Avorio rischia di generare una crisi commerciale con ripercussioni sull’intera filiera del cioccolato.

La Costa d’Avorio avverte: “Se aumentate le tasse, aumenteremo i prezzi”
La risposta del governo ivoriano non si è fatta attendere. Il ministro dell’Agricoltura, Kobenan Kouassi Adjoumani, ha lanciato un chiaro avvertimento all’amministrazione americana:
“Se tassate il nostro prodotto, aumenteremo il prezzo. Questo impatterà direttamente sul consumatore americano.”
Con oltre 200.000-300.000 tonnellate esportate annualmente verso gli USA, secondo i dati del Coffee and Cocoa Council (CCC), la Costa d’Avorio rappresenta il principale esportatore mondiale di cacao e un attore chiave nel mercato globale.
Pressione sui prezzi e timori per l’intero comparto dolciario
Il momento non potrebbe essere più critico: dopo aver raggiunto i 13.000 dollari a tonnellata nel 2024, i prezzi del cacao hanno subito un crollo superiore al 30%, accentuando l’instabilità del mercato. L’introduzione di nuove tariffe potrebbe provocare un effetto domino sui prezzi al consumo, penalizzando l’intera industria dolciaria, dai piccoli artigiani ai colossi del cioccolato.
Il rischio di una guerra commerciale sul cacao
Anche se il piano tariffario di Trump è stato posticipato di 90 giorni (eccetto che per la Cina), la Costa d’Avorio ha già avviato contromisure: il governo sta valutando un aumento delle tasse all’esportazione e l’apertura di nuove rotte commerciali per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.
Tra le strategie già annunciate:
- Diversificazione dei mercati di esportazione
- Rafforzamento delle relazioni commerciali con l’Unione Europea
- Ricerca di nuovi partner strategici
Una crisi che va oltre la politica: clima e raccolti in bilico
La tensione commerciale non è l’unico problema. La produzione di cacao è minacciata anche da fenomeni climatici estremi, malattie delle colture e carenze nei raccolti, che stanno colpendo duramente sia la Costa d’Avorio che il Ghana, secondo produttore mondiale.
Questi fattori combinati pongono serie preoccupazioni per il futuro della filiera del cacao, alimentando l’ipotesi di una vera e propria crisi del cioccolato a livello globale.