I computer sono solo macchine che funzionano grazie a degli algoritmi matematici programmati da esseri umani.
Ogni tanto fa bene ripeterlo, soprattutto quando si leggono notizie del genere: per gruppo dell’università dell’Indiana guidato dall’italiano Giovanni Luca Ciampaglia i computer sono divenuti intelligenti e ormai monitorano analisi di testi, traggono conclusioni, sono intuitivi.
Nello specifico, il gruppo ha presentato un programma in grado di analizzare e confrontare i testi per accertarne la veridicità: con questa applicazione, i computer sarebbero in grado di svolgere la funzione del cosiddetto “Fact Checker”, che nei giornali americani ha il compito specifico di verificare la veridicità di una notizia.
In particolare l’algoritmo messo a punto dai ricercatori ha costruito un diagramma delle conoscenze basato su 3 milioni di voci di Wikipedia, tale da essere in grado di capire se sono vere semplici informazioni come ”Roma è la capitale d’Italia”. In futuro lo stesso gruppo intende ampliare la base di conoscenze del programma per avere risultati migliori, ”ma – rileva Ciampaglia – potrebbe essere una strada ancora più difficile”.
Senza contare che la Google DeepMind di Londra, in collaborazione con l’università di Oxford, sta perfezionando un algoritmo capace di leggere un testo comprendendolo e aggiungendo informazioni che vi si possano collegare: in pratica è stato insegnato al computer a leggere 330.000 articoli giornalistici pubblicati online.