Una carriera lunga e ricca di successi e riconoscimenti la sua, come quello ricevuto nelle scorse ore: al nono Galà del Cinema e della fiction in Campania Claudia Cardinale ha ricevuto il premio speciale alla carriera.
La Carmelina de I soliti ignoti, la meravigliosa Angelica de Il Gattopardo, Marie Sarrazine de Le pistolere, accanto a Brigitte Bardot: una miriade i personaggi che nell’ultimo mezzo secolo hanno il suo volto, quello di una diva che non si limitano a fare cinema, ma sono “Il Cinema”.
Eppure anche nel suo passato, fatto di una miriade di riconoscimenti, non sono mancati i momenti bui, quelli che le hanno segnato irrimediabilmente la vita.
Intervistata dal Corriere della Sera, la Cardinale si racconta a cuore aperto e svela di aver subito uno stupro da giovanissima.
“Stavo vivendo, in quel periodo, un momento molto delicato della mia vita — racconta la grande attrice che, all’epoca, era reduce da uno stupro subito a Tunisi, dov’era nata. Un uomo che non conoscevo, molto più grande di me, mi costrinse a salire in auto e mi violentò. È stato terribile, ma la cosa più bella è che da quella violenza nacque il mio meraviglioso Patrick. Io infatti, nonostante fosse una situazione molto complicata per una ragazza madre, decisi di non abortire. Quando quell’uomo seppe della mia gravidanza, si rifece vivo, pretendendo che abortissi. Neanche per un attimo pensai a disfarmi della mia creatura! Ne parlai con i miei meravigliosi genitori e con mia sorella Blanche e tutti insieme decidemmo che il mio bambino sarebbe cresciuto in famiglia, come un fratello minore“.
L’attrice ha poi raccontato di come in seguito a quell’episodio è scappata a Londra insieme a Franco Cristaldi – sceneggiatore e produttore con cui all’epoca aveva una relazione – per sfuggire allo scandalo. Nella città inglese ha portato avanti la gravidanza, malgrado tutti le avessero consigliato di abortire, e ha dato alla luce il figlio.
“Per questo mio figlio si chiama Patrick: ha preso il nome della chiesa dov’è stato battezzato. Fui grata al produttore per avermi aiutata in quel momento difficile, poi però…“, ha aggiunto.
Con Cristaldi iniziò una relazione «e lui voleva che mantenessi segreta la nascita del bambino, non voleva nemmeno che vivesse con noi». Una storia tormentata: «Con lui ero praticamente un’impiegata, una subalterna che veniva pagata al mese per i quattro film l’anno che facevo: non lo chiamavo nemmeno per nome, ma per cognome. Mi sentivo in ostaggio, mio padre e mia madre erano furibondi».
Si celebrò anche un matrimonio, però: «Che aveva deciso lui — ribatte Claudia — e in gran segreto: lo aveva organizzato senza dirmi nulla, io lo annullai perché non ero innamorata, era lui ad esserlo di me. Insomma, Cristaldi è stato certamente un grande produttore, ma sul piano privato… meglio sorvolare».