Cina e Russia si affidano all’intelligenza artificiale che potrebbe scatenare una guerra

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La collisione tra le tecnologie avanzate di apprendimento automatico e le armi nucleari è una preoccupazione crescente a livello globale, con discussioni aperte tra i leader mondiali sull’uso di tali tecnologie.

Cina e Russia si affidano a intelligenza artificiale che potrebbe scatenare una guerra

Un alto funzionario degli Stati Uniti ha espresso preoccupazione che l’intelligenza artificiale possa scatenare un conflitto globale se Russia e Cina decidessero di automatizzare il controllo delle loro armi nucleari.

Mentre Regno Unito e Francia hanno chiarito di non voler affidare a sistemi automatizzati la gestione delle armi nucleari, l’attenzione si è ora spostata verso Russia e Cina, che non hanno ancora adottato una posizione simile.

L’idea che le macchine possano gestire armi così devastanti potrebbe sembrare assurda, ma è una realtà che paesi in tutto il mondo stanno cercando di regolare il rapporto con le intelligenze artificiali sempre più avanzate. Accademici ed esperti tecnologici hanno esortato alla prudenza nell’adozione dell’intelligenza artificiale, avvertendo che potrebbe rappresentare una minaccia per l’esistenza umana. Anche i leader mondiali hanno richiesto normative accurate a livello internazionale.

Secondo quanto riferito dal giornale “The Sun”, nonostante gli appelli alla cautela, esiste la possibilità che Russia e Cina possano eventualmente delegare il controllo delle armi più pericolose ai sistemi AI. Paul Dean, un funzionario del Dipartimento di Stato americano per il controllo degli armamenti, ha sottolineato che Stati Uniti, Francia e Regno Unito hanno preso un impegno definitivo affinché solo gli esseri umani possano controllare tali armi e ha sollecitato Russia e Cina a fare altrettanto.

Un vice segretario del Dipartimento di Stato ha aggiunto che una dichiarazione simile da parte di Cina e Russia sarebbe vista come un importante segnale di comportamento responsabile.

Si apprende che l’amministrazione del presidente Joe Biden stia intensificando gli sforzi per migliorare il dialogo con la Cina su temi di intelligenza artificiale e armi nucleari. Recenti colloqui tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi a Pechino hanno avuto luogo il 26 aprile, con ulteriori discussioni previste nelle prossime settimane. In parallelo, le discussioni su armi nucleari sono già iniziate a gennaio, anche se non si prevedono accordi formali a breve.

In una conferenza il 29 aprile, rappresentanti di 100 paesi si sono riuniti per discutere sull’uso militare dell’intelligenza artificiale. Il ministro degli Esteri austriaco, Alexander Schallenberg, ha definito questo momento come “l’Oppenheimer della nostra generazione“, sottolineando la necessità di stabilire regole e norme internazionali per assicurare che decisioni cruciali, come quelle sulla vita e la morte, rimangano nelle mani degli esseri umani e non delle macchine.

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