La seria A ed il calcio in generale sono fermi da due mesi, ma non di certo il gossip che riguarda i suoi protagonisti più amati.
E stavolta ad alimentarlo è Giorgio Chiellini nel suo nuovo libro “Io, Giorgio”, scritto con Maurizio Crosetti (Sperling & Kupfer, 272 p., 18,90 euro).
Nel libro il capitano della Juve si scaglia in particolare contro due colleghi, Mario Balotelli e Felipe Melo, a cui non risparmia accuse al vetriolo.
“Balotelli è una persona negativa, senza rispetto per il gruppo – si legge nel libro -. In Confederations Cup, nel 2013, non ci diede una mano in niente, roba da prenderlo a schiaffi. Uno anche peggio era Felipe Melo: il peggio del peggio. Con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia”.
Naturalmente le reazioni non hanno tardato ad arrivare, e non sono state certo pacate.

«Io almeno ho la sincerità e il coraggio di dire la cose in faccia – ha tuonato Balotelli – tu dal 2013 avresti avuto tante occasioni per farlo, comportandoti da vero uomo, ma non l’hai fatto. Chissà cosa dirai un giorno dei compagni di oggi, strano capitano… Se questo vuol dire essere un campione, allora preferisco non esserlo. E alla maglia azzurra non ho mai mancato di rispetto».
E Melo rincara la dose: «A Torino non ho mai mancato di rispetto a nessuno. A questo punto però, per lui non ne ho per nulla. E mai ne avrò. Dice che Balotelli sia da prendere a schiaffi e che io sia il peggio del peggio? Beh, lui se la faceva sempre addosso. È troppo facile parlare male degli altri con un libro. Forse questo difensore è ancora arrabbiato perché con il Galatasaray abbiamo dato loro degli schiaffi eliminandoli dalla Champions League o perché con il Brasile abbiamo battuto l’Italia 3-0 nella Confederations Cup. Dicendo certe cose ha dimostrato di essere poco professionale. Questa è mancanza di rispetto. Mi fermo qui e non aggiungo altro, certe cose devono restare negli spogliatoi».
fonte@CorriereDelloSport