Carl Weathers, l’attore e ex giocatore della NFL noto soprattutto per il suo ruolo come Apollo Creed nei film della saga di “Rocky“, è morto a 76 anni. La sua scomparsa ha provocato un’ondata di tributi provenienti dal mondo del cinema, dello sport e oltre, segnando la fine di una vita straordinaria caratterizzata da successi sia sul campo sportivo che sullo schermo.
Weathers è deceduto pacificamente nel sonno nella sua casa di Los Angeles, come confermato dalla sua famiglia tramite un comunicato. La sua morte ha suscitato reazioni commosse da parte di colleghi e ammiratori, tra cui figure di spicco come Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger, che hanno evidenziato il suo impatto indelebile nell’industria cinematografica e la sua eccezionale umanità.
Prima di diventare un’icona di Hollywood, Weathers ha avuto una breve carriera nella NFL, giocando per gli Oakland Raiders. Tuttavia, è stato il suo trasferimento a Hollywood che ha definito la sua eredità, con ruoli che vanno dal pugile Apollo Creed nel franchise di “Rocky” al colonnello Al Dillon nel film “Predator” del 1987, accanto a Schwarzenegger. Weathers ha dimostrato un notevole talento non solo nei film d’azione ma anche nelle commedie, come il suo ruolo di allenatore di golf monco Chubbs Peterson in “Happy Gilmore” e le sue apparizioni in “Arrested Development“.
La carriera di Weathers lo ha visto collaborare con Stallone nei primi quattro film di “Rocky”, dove il personaggio di Apollo Creed, inizialmente un rivale e poi alleato di Rocky Balboa, è diventato uno dei ruoli più memorabili e amati della saga. Stallone stesso ha sottolineato come Weathers abbia contribuito al successo della serie, ricordando il suo talento, la sua presenza scenica e la sua capacità atletica.
Negli ultimi anni, Weathers ha trovato una nuova generazione di fan grazie al suo ruolo nella serie spin-off di Star Wars, “The Mandalorian“, per cui ha ricevuto una nomination agli Emmy. La sua carriera, durata più di cinquant’anni, lo ha visto apparire in oltre 75 film e programmi televisivi, lasciando un segno indelebile nell’industria dell’intrattenimento.