Nel corso degli ultimi otto mesi, le strade italiane sono state teatro delle gesta di un individuo enigmatico noto come “Flexman” ai numerosi automobilisti che lo sostengono.
Questo personaggio si è distinto per aver sabotato vari autovelox in varie regioni dell’Italia, utilizzando una smerigliatrice angolare per tagliare i sostegni metallici di questi dispositivi.
La smerigliatrice angolare, strumento centrale nelle azioni di Flexman, fu inventata nel 1954 da una compagnia tedesca di nome Flex. Curiosamente, in molti paesi europei, lo strumento è ancora oggi comunemente chiamato “flex“.
I suoi inventori probabilmente non immaginavano che, decenni più tardi, il loro prodotto avrebbe dato il nome a un vigilante italiano che si dedica a disabilitare gli autovelox, tagliando con una smerigliatrice angolare i pali metallici che li supportano.
Flexman è entrato per la prima volta nei titoli di cronaca nel maggio dell’anno precedente, dopo aver smantellato il suo primo autovelox vicino a Bosaro, in provincia di Rovigo. Da allora, ha inattivato almeno altri sette dispositivi nella stessa area e nel Veneto. Le autorità al momento non hanno ancora identificato chi sia o come fermarlo. Le operazioni di Flexman si svolgono di notte, generalmente tra l’1 e le 2 del mattino, quando si avvicina agli autovelox lungo le strade e attacca i loro sostegni metallici con la sua smerigliatrice.
Molti automobilisti lo considerano una sorta di eroe moderno, un Robin Hood dei tempi nostri che combatte contro il sistema, mentre per le autorità rappresenta una minaccia, responsabile di danni ingenti e potenzialmente compromettente la sicurezza stradale.
Secondo Flexman e i suoi sostenitori, troppe amministrazioni locali hanno abusato dell’installazione degli autovelox, posizionandoli in luoghi inappropriati anziché in quelli effettivamente necessari, più interessati a rimpinguare le proprie finanze che a prevenire incidenti stradali. Mirco Gennari, coordinatore provinciale del sindacato degli operai della polizia locale, ha definito Flexman un delinquente, ma ha espresso la speranza che la sua popolarità tra gli automobilisti porti alcune amministrazioni a riflettere sull’utilizzo degli autovelox e sul ruolo della polizia locale.
Le azioni di Flexman in Rovigo e Veneto hanno ispirato gesti simili in altre parti d’Italia, con alcuni automobilisti che hanno scelto di distruggere gli autovelox in modi diversi, come farli esplodere o colpirli con sassi, seguendo l’esempio del vigilante.
L’articolo 635 del codice penale italiano prevede pene detentive per chi danneggia beni altrui, ma per applicare questa norma è necessario che le autorità scoprono l’identità di Flexman. Egli è diventato un simbolo di speranza per molti automobilisti italiani, stanchi di ricevere multe salate per eccesso di velocità.
Si crede che l’ultimo intervento di Flexman sia avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 dicembre 2023, quando due autovelox sono stati abbattuti vicino ad Asti.