I nostri capelli sono naturalmente bianchi ma in origine vengono colorati da un pigmento chiamato melanina, che è prodotto dalle cellule chiamate melanociti. Queste sono posizionate nei follicoli piliferi e come per ogni tipologia di pelo cresce, venendo infuso con la melanina. Invecchiando, i melanociti rallentano e lentamente scompaiono riducendo così la quantità di pigmento prodotto, lasciandoci con i capelli grigi. Quello che si è sempre chiesti: perché alcune persone diventano grigie in un’età relativamente giovane? Tutto sembra possa dipendere da fattori genetici, almeno in parte, ma può accadere anche per altri motivi che in realtà non sono ancora del tutto chiari.
Dopo una lunga malattia o uno stress cronico, i capelli perdono il loro colore naturale e diventano grigi o bianchi. Questo fenomeno può anche verificarsi in persone relativamente giovani, dovuto in parte a fattori genetici, è ancora in gran parte un enigma per la comunità scientifica, anche se ultimamente un team di ricercatori del National Institutes of Health (NIH) e dell’Università di Alabama, Birmingham, sembrerebbero finalmente svelare il mistero. In uno studio pubblicato questa settimana sulla rivista PLOS Biology, spiegano di aver scoperto che il sistema immunitario, e in particolare gli interferoni, hanno svolto un ruolo predominante nello sbiancamento dei capelli.
Per tantissimi, uomini e donne, i capelli bianchi sono assolutamente antiestetici e quindi vanno coperti a tutti i costi.
Il business delle colorazioni per capelli è infatti molto florido non solo grazie alle donne ma anche agli uomini: oggi ci sono addirittura molti ragazzi che, già a 20 anni, iniziano a notare i primi capelli bianchi e vogliono colorarli.
Il Centro Studi Cosmetica Italia ha reso noto che l’anno scorso, in Italia, il business di spume colorate e tinte per capelli è stato pari a 211,7 milioni di euro. I prodotti per colorare i capelli non vengono acquistati sono nelle profumerie e nei supermarket ma anche nelle farmacie.
Per fortuna, rispetto al passato, tinture e coloranti vari sono sicuri perché certificati a livello europeo, quindi sottoposti a rigidi controlli prima della commercializzazione.
La gran parte delle persone comincia a sviluppare capelli bianchi a partire dai trent’anni, con intensità variabili a seconda dell’ereditarietà, dell’etnia e di altri fattori sempre di origine genetica. In media, le persone di origine caucasica entrano nella fase di perdita del colore del capello all’inizio dei 30 anni, gli asiatici verso la fine dei 30 e gli individui di origine mediorientale o africana anche abbondantemente dopo i 40.
Ma, al di là dell’inesorabile passare del tempo, cosa rende i capelli di una persona bianchi? Com’è possibile che alcune persone abbiano un ingrigimento o imbiancamento precoce dei loro capelli dopo una malattia o stress?
Della questione si è occupato un recente studio del National Institutes of Health e dell’Università di Alabama a Birmingham, che ha trovato un collegamento tra i capelli bianchi o grigi e l’attivazione del sistema immunitario innato.
Nello specifico, gli autori del nuovo studio hanno identificato una connessione tra geni associati al colore dei capelli e geni che “suonano l’allarme” nel caso di un’infezione patogena. I risultati potrebbero spiegare perché i capelli di alcune persone diventano grigi e bianchi in risposta a stress cronico o qualche malattia grave.
Lo studio ha preso ad oggetto il funzionamento dei melanociti, che sono le cellule da cui deriva la pigmentazione della nostra chioma. Le cellule staminali contenute all’interno dei follicoli piliferi svolgono una funzione molto importante: periodicamente provvedono a sostituire i melanociti.
I ricercatori hanno quindi studiato nei topi di laboratorio portati a sviluppare precocemente una depigmentazione della pelliccia, quali sono le cause che possono portare a un malfunzionamento delle cellule staminali del follicolo pilifero.
Si sono quindi imbattuti in qualcosa di inaspettato: una proteina denominata Mitf potrebbe accelerare il processo di incanutimento.
Stando a quanto evidenziato da questa ricerca, tale proteina in particolare regola il comportamento dei melanociti, che come abbiamo detto, producono il pigmento che colora i capelli, anche nei periodi in cui il sistema immunitario viene attaccato da agenti patogeni quali virus e batteri.
Una scoperta non da poco, dato che i risultati ottenuti non solo possono portare a comprendere le cause che portano ai capelli bianchi ma anche a comprendere meglio altre malattie.
“La nostra scoperta suggerisce che i geni che controllano la pigmentazione dei capelli e della pelle svolgono anche un ruolo importante nel controllo del sistema immunitario innato”, spiega William Pavan, direttore del Genetic Disease Research Branch del National Institute of Health americano. “Si tratta di risultati che migliorano non solo la nostra comprensione dei fenomeni che determinano la comparsa dei capelli bianchi, ma potrebbero anche aiutarci a capire meglio alcune malattie come la vitiligine, in cui la depigmentazione della cute si accompagna ad un funzionamento alterato del sistema immunitario”.