Si rischiava una vera e propria “bolla”: negli ultimi mesi erano state infatti aperte migliaia di attività legate al business della cannabis light, e rischiavano di dover chiudere tutte di colpo, per una norma introdotta quando al governa c’era la coalizione Lega-5 Stelle.
Ma a salvarle ci ha pensato la nuova legge di Bilancio 2020: è stato infatti inserito in extremis un emendamento alla Manovra che legalizza la vendita di cannabis light a basso contenuto di Thc.
Negozianti, aziende agricole e produttori, circa 3mila in Italia, posso quindi tirare un sospiro di sollievo.
Nello specifico, la norma chiarisce che il principio attivo deve essere inferiore allo 0,5%. In questo modo la cannabis risulta prima di effetti psicotropi e di conseguenza esclusa dalla tabella delle droghe e legalmente commerciabile.
Il testo – presentato dai senatori Matteo Mantero e Francesco Mollame del M5s – disciplina anche la tassazione della canapa legale che sarà sottoposta a “imposta di fabbricazione” applicando al prezzo di vendita “le aliquote percentuali in misura pari a euro 12 per mille chilogrammi, per ogni punto percentuale di cannabidiolo (CBD) presente nella biomassa”.
foto@Wikimedia