Come da legge la marijuana a scopo terapeutico legale, ovviamente con tanto di restrizioni importantissime ovvero il Thc, cioè il delta-9-tetraidrocannabinolo uno dei principali principi attivi della cannabis, non superiore allo 0,2%, il successo sembra già scritto il cannabidiolo grazie al quale si favorisce un rilassamento utile per chi ha problemi di insonnia, è un fenomeno che è destinato a crescere vista anche l’aumento della produzione.
Il fenomeno si allarga sempre più: sono circa 350 i negozi in cui si vende l’erba legale con il cannabidiolo (Cbd), un cannabinoide non psicoattivo che favorisce il rilassamento ed è usato nella cura dei disturbi del sonno. Il giro d’affari è stimato in 40 milioni di euro.
I franchising si rincorrono, a ritmi impressionanti. Come la napoletana Cannabis Store Amsterdam, catena da 38 negozi in tutta Italia e 22 pronti a inaugurare.
Lo scorso maggio ha debuttato la bolognese EasyJoint, primo brand italiano a distribuire canapa light. In sei mesi sono state acquistate 15 tonnellate di fiore di canapa da 80 aziende agricole, poi rivendute in barattoli da 5 grammi: oltre 125mila tra smart shop ed erboristerie.
EasyJoint ne vende di diversi tipi. Il principale è «l’originale», cioè infiorescenze femminili di Eletta Campana, con un alto tasso di cannabidiolo, un elemento non psicoattivo ma dagli effetti, tra gli altri, antinfiammatori, sedativi, antidolorifici, antipsicotici.
In catalogo ci sono poi lo Special blend, un mix di Futura 75, Finola e Fedora; la Seedles Nova, con infiorescenze di Fibranova; la Bio Futura, coltivata con metodo biologico e caratterizzata da aroma di agrumi, si legge sul sito dell’azienda.
Cannabis legale, il Farmaceutico di Firenze aumenta la produzione
Ricordiamo però che, in Italia, prima che per l’uso ricreativo, la cannabis è stata utilizzata e legalizzata per uso terapeutico.
Ad esclusivo uso terapeutico o medico, la cannabis può essere acquistata presso le Ausl o gli Ospedali oppure presso le farmacie aperte al pubblico che effettuano preparazione di farmaci galenici e che ne dispongono in giacenza.
La Toscana si presenta come fiore all’occhiello a livello nazionale nella produzione di cannabis per uso terapeutico: l’istituto farmaceutico militare di Firenze è infatti l’unico in Italia a fare questo tipo di produzione.
Ma i pazienti, e la loro richiesta, continua ad aumentare, tanto che proprio il Farmaceutico militare di Firenze ha deciso di aumentare la sua produzione con l’obiettivo di arrivare a produrre almeno 300 chili di cannabis all’anno.
«L’iniziativa fortemente voluta dal ministro Pinotti e dal ministro Lorenzin ha consentito ai pazienti di accedere alla cannabis terapeutica a un prezzo decisamente inferiore: infatti, mentre prima della nostra produzione il costo del prodotto, che ricordo veniva importato dall’Olanda, si aggirava intorno ai 30-36euro al grammo, ora è sceso e per decreto legge non può essere superiore ai 9euro», ha detto Antonio Medica, direttore dello stabilimento militare, intervenendo a Radio 24, spiegando che si riesce ad aiutare un numero sempre maggiore di pazienti.
«Il progetto è nato per risolvere anche altre due questioni fondamentali che sono quelle di garantire sia la qualità del prodotto finale, ricordo in tal senso che lo Scfm è un’officina farmaceutica, che la costante disponibilità ai pazienti – ha ricordato Medica – All’inizio il fabbisogno nazionale annuo era di circa 50 kg e il progetto pertanto, ha previsto l’allestimento di serre presso lo Scfm per garantire una produzione annua di 100 kg, quantitativo doppio rispetto alle richieste dei pazienti. Nel 2017 però, la richiesta di cannabis terapeutica è aumentata considerevolmente e per questa ragione il governo ha stanziato ulteriori finanziamenti, oltre a quelli già stanziati dall’Agenzia Industrie Difesa che ha in gestione lo stabilimento militare. Questi investimenti – ha concluso il direttore dello stabilimento – permetteranno di aumentare il numero di serre passando dalle attuali tre alle cinque dei prossimi mesi con un aumento della produzione che potrà arrivare ai 300 kg annui».