Molti studi, più o meno recenti, hanno messo in relazione l’obesità alle condizioni sociali ed ambientali in cui le persone vivono: le persone che appartengono a fasce più basse della popolazione, che magari vivono in zone disagiate, sono costrette ad essere meno attente all’alimentazione, e soprattutto alla sua qualità, andando incontro a seri problemi di peso.
Anche a fronte di questi dati, non stupisce che in Campania ci sia stata una impennata nel numero dei bambini colpiti da obesità: il 6% dei bambini della Campania tra gli 8 e i 9 anni è severamente obeso. I bambini affetti da obesità grave sono 23.059, senza dimenticare che i bimbi obesi sono 82.080 e quelli sovrappeso sono 103.841.
Questi dati sono emersi dall’indagine dei Ministeri dell’Istruzione e della Salute relativi al 2014, evidenziati nelle scorse ore nella seconda giornata di “Alfa Omega” il primo convegno nazionale sulla prevenzione in corso a Città della Scienza di Napoli.
“Un bambino obeso – spiega Silvia Savastano, professoressa di endocrinologia all’Università Federico II di Napoli – ha un’alta probabilità di diventare un adulto obeso, con tutti i connotati patologici che lo accompagneranno per tutta la vita. La Campania ha la maglia nera dell’obesita’ infantile e per invertire la rotta è necessario partire dall’informazione, che veda insieme la scuola, i genitori, le istituzioni”.