Campania, medici si scattano selfie in sala operatoria

VEB

Diciamocela tutta: ormai siamo talmente presi dalla tecnologia da esserne praticamente schiavi, cedendo a comportamenti assurdi, ridicoli e persino dannosi.

Quanto vi stiamo per raccontare a quanto pare è una pratica molto diffusa in diversi ospedali della Campania: coi pazienti già anestetizzati sui letti operatori, chirurghi, anestesisti e infermieri sono soliti scattarsi dei divertiti selfie, con cellulari a contatto con guanti e bisturi naturalmente già sterilizzati.

È delle scorse ore la notizia che il consiglio direttivo dell’Ordine di Napoli ha attivato una procedura disciplinare, richiedendo persino ai giornali che hanno pubblicato la notizia-denuncia  ogni possibile notizia «utile ad individuare, ad esempio, nominativi, sedi lavorative, profili e date». Nomi e luoghi che si potevano trovare senza alcuna difficoltà sul social network, prima dello scoppio della polemica.

«Se riusciremo ad individuarli — spiega Silvestro Scotti, il presidente dell’Ordine di Napoli — questi colleghi dovranno giustificare le loro azioni. Poi valuteremo eventuali sanzioni».

Resta inaccettabile in ogni caso il gesto compiuto da singoli, che ha gettato discredito su un’intera categoria professionale che ogni giorno, con sforzo immane e difficoltà elevate, e spesso in un contesto di deficit strutturale o organizzativo, si impegna per prendersi cura, tutelare la salute e salvare la vita, di migliaia di pazienti.

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