L’ex pastore John Burke ha radicalmente trasformato il suo pensiero sulla vita dopo la morte a seguito di una serie di ricerche sulle esperienze di pre-morte (NDE).
Burke, intervistato dal Daily Star, ha parlato di come oltre mille testimonianze di persone che hanno vissuto NDE lo abbiano spinto a riconsiderare le scritture bibliche, interpretandole in modo più letterale.
In un’intervista con il podcaster Sean Ryan, Burke ha condiviso come questa scoperta abbia modificato profondamente la sua teologia cristiana. Inizialmente scettico e convinto che concetti come paradiso e inferno fossero solo metafore, ora ritiene che essi siano realtà tangibili che esistono oltre il nostro mondo fisico.
Un caso particolarmente significativo che Burke ha riportato è quello del suo amico Jim Woodford, che ha avuto una NDE dopo un’overdose accidentale di antidolorifici. Woodford ha raccontato di aver attraversato un “tunnel di luce” e di aver visto una valle oscura, più tenebrosa di qualsiasi cosa avesse mai immaginato. Ha descritto di aver percepito un fuoco attraversarlo, realizzando di non aver mai ringraziato Dio per la vita.
Woodford ha anche riferito di aver visto una bellezza luminosa alla sua destra, mentre alla sua sinistra si estendeva una valle nera come l’ebano. Incuriosito, si è avvicinato e ha visto un puntino di luce in lontananza che si è rivelato essere una creatura che conosceva il suo nome e sembrava volerlo reclamare.
Esperienze come queste hanno rafforzato la convinzione di Burke nell’esistenza letterale di paradiso e inferno, portandolo a credere anche nella realtà degli esseri soprannaturali menzionati nell’Antico Testamento. Egli sostiene che esistano specie create da Dio che abitano dimensioni diverse dalla nostra.
Sebbene alcuni esperti interpretino queste storie come allucinazioni, altri le considerano prove di una vita oltre la nostra comprensione. In ogni caso, la ricerca di Burke offre nuovi spunti per riflettere e riconsiderare le nostre credenze su ciò che ci attende dopo la morte.