Finalmente anche in California è stata approvata la legge sul suicidio assistito.
Jerry Brown, Governatore della California, ha appena firmato la legge che consente la dolce morte con l’assistenza di un medico, la cosiddetta eutanasia.
Ma la normativa riguarda solo coloro nel pieno possesso delle loro facoltà mentali.
La California diventa così il quinto Stato Usa ad avere una legge avanzata in questo senso.
La normativa è simile a quella approvata in Oregon molti anni fa, nel 1997. Ovviamente la Chiesa Cattolica non è d’accordo, ma poco male.
Jerry Brown non ha ascoltato l’autorevole parere dei conservatori cristiani, ed è andato avanti, affermando, tra l’altro, che “se si trovasse a morire fra dolori prolungati e strazianti, non sa cosa farebbe, ma avrebbe il conforto della scelta, di poter valutare l’opzione che gli offre la legge”.
Perfetto, bravo Governatore. La vita stirata così, fino alla fine, per consegnarla a un dio che vuole che così sia a ogni costo, non ha un senso.
C’è un diritto alla vita e un diritto alla morte. Anzi, il diritto alla vita non c’è, perché la persona che viene al mondo, non decide di nascere. C’è un diritto alla morte, invece, perché la persona che decide di morire esiste.