Bucap, la conservazione dei dati a norma e con altissimi livelli di sicurezza.
Una delle cose che più contraddistingue la modernità è certamente la capacità di ricordare, di conservare la cultura, la storia e i documenti. Fino a questo momento non è stato semplice mantenere un certo processo di conservazione, in quanto il processo di decadimento delle materie era inevitabile. Questo accadeva a un libro, a un foglio di carta, a una fotografia tradizionale con pellicola, a un quadro o un affresco.
La chimica e la tecnologia hanno reso molti oggetti, opere e documenti immortali. Quadri simbolo della storia dell’arte, studiati in tutto il mondo continuano oggi ad essere esposti in musei, ed i loro colori sono ancora nitidi come un tempo. I documenti non sono più accatastanti in grandi uffici ma raccolti all’interno di un database e disponibili grazie alla rete internet e un semplice pc.
Ma cos’è esattamente la conservazione digitale? Si tratta di una serie di processi, procedure e tecnologie che permettono l’accessibilità, l’utilizzabilità, l’autenticità e la reperibilità di documenti e fascicoli informatici tramite metadati a essi associati, nel medio e nel lungo periodo. A normare il tutto è l’art. 44 del Dlgs 82/2005, nonché una serie di normative successive a carattere tecnico.
Bucap si allinea perfettamente a queste normative, ed è garanzia di professionalità assoluta nella conservazione digitale. Bucap garantisce, indipendentemente dalle mutazioni a carattere tecnologico che possono intervenire nel tempo, l’accesso agli oggetti digitali e la gestione ottimale del processo di conservazione. Processo di conservazione che prevede:
• la formazione dei Pacchetti di Archiviazione (PdA);
• la generazione dell’Indice dei Pacchetti di Archiviazione (iPdA);
• la sottoscrizione dell’iPdA, tramite apposizione della firma digitale e di una marca temporale;
• la memorizzazione del PdA;
• la registrazione del Processo di conservazione;
• il mantenimento della validità del processo di conservazione con la produzione di duplicati informatici o di copie informatiche al fine anche di adeguarne il formato;
• lo scarto del pacchetto di archiviazione dal sistema di conservazione alla scadenza dei termini di conservazione previsti dalla normativa, dandone informativa al produttore.
Nel caso degli archivi pubblici o privati, che rivestono interesse storico, lo scarto del pacchetto di archiviazione avviene previa autorizzazione del Ministero per i beni e le attività culturali rilasciata al Produttore secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia.
Il sistema di conservazione, secondo le Regole Tecniche, individua dei ruoli e delle responsabilità specifiche, in base ai modelli organizzativi; tuttavia le politiche complessive del sistema e il suo governo sono affidate al Responsabile della Conservazione, figura di riferimento principale e opportunamente formata.
La conservazione può essere affidata a un soggetto esterno, che assume il ruolo di Responsabile del Servizio di Conservazione e opera nel rispetto del “Manuale della Conservazione” redatto dal Responsabile della Conservazione dell’ente o dell’azienda.
Bucap è operatore Responsabile del servizio di Conservazione; il servizio di conservazione deve essere redatto a norma di legge dal Responsabile della Conservazione dell’azienda o dell’ente interessato.
Bucap è accreditato AglD. L’accreditamento garantisce alcuni elementi essenziali, a partire dall’affidabilità tecnico-organizzativa, passando per l’utilizzazione di personale formato e competente, finendo con l’utilizzazione di sistemi di eccellenza, sicuri e affidabili, in grado di esprimere un altissimo livello di sicurezza di protezione dei dati.