La Terra che ci ospita non smette mai di stupirci, riservandoci bellezze naturali da restare a bocca aperta.
Inquinamento e danni che l’uomo stesso ha apportato con le sue mani a parte, nel nostro pianeta abbondano acque cristalline, vette altissime, pianure sconfinate, ghiacciai maestosi, ma tra le meraviglie assolute spiccano senza dubbio le barriere coralline.
La barriera corallina altro non è, secondo la definizione più diffusa, che una formazione tipica dei mari e oceani tropicali, composta da formazioni rocciose sottomarine biogeniche costituite e accresciute dalla sedimentazione degli scheletri calcarei dei coralli.
Sovente viene nominata al singolare ed il motivo è ben noto: con i suoi 2,300 km di estensione, le sue 900 isole e la sua superficie di circa 344,400 km², la Grande Barriera corallina è veramente unica al mondo, tanto che spesso, a torto, si pensa che sia l’unica.
In realtà ce ne sono molte differenti, in svariare regioni del mondo, dal Brasile alle Bahamas, dal Belize alle Seychelles, ma sia per estensione che per le biodiversità che ospita al suo interno quella presente in Australia non è paragonabile a nessun’altra.
La struttura è composta da miliardi di minuscoli organismi, noti come i polipi del corallo e fa parte del Patrimonio dell’Unesco già dal 1981.
Ma soprattutto questa barriera non solo è la più grande struttura fatta di organismi viventi ma è anche l’unica che riesce ad essere vista distintamente e nella sua interessa dallo spazio.