In 500mila, ossia mezzo milione di persone, ossia una folla immensa, in marcia a Barcellona per la Catalogna libera.
Anzi, più che per la libertà della Catalogna, per la sua indipendenza, a circa due settimane dalle elezioni regionali.
C’è stata una vera e propria invasione della Meridiana, la famosa strada che attraversa la città per più di cinque chilometri.
Tutti quanti a sventolare bandiere giallorosse, che non sono quelle della Roma, ma sono il simbolo di riconoscimento più verace dell’essenza della Catalogna.
Anche in Spagna, come in Italia, i numeri sono peraltro ballerini, perché per il leader conservatore Rajoy c’erano tra le 520.000 e le 500.000 persone, ritardatari compresi. Mentre per le forze dell’ordine c’erano circa 400.000 persone.
M,a tutto sommato, lo spread è accettabile, giacché da noi non è raro assistere a balletti di cifre dove la discrasia fra la dichiarazione di una fazione e l’altra e dell’ordine di uno a cinque, uno a dieci.
Insomma, questa è la quarta grande manifestazione indipendentista negli ultimi quattro anni.
Vuol dire che la voglia di autonomia è forte e diffusa. Tuttavia la costituzione spagnola vieta esplicitamente la secessione di una regione, pertanto il sentimento autonomista rischia di cozzare fortemente contro la legge, ancorché sincero e giustificato.