Un fine settimana, il prossimo, che si preannuncia a dir poco spinoso per chi avrà bisogno di denaro contante: come già ampiamente preannunciato a inizio mese, ci sarà lo sciopero nazionale dei portavalori, il prossimo 1 e 2 agosto, e questo potrebbe lasciare a secco i distributori di cash.
Lo sciopero dei dipendenti del trasporto valori è stato indetto dai sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs per sollecitare un avanzamento dei negoziati sul rinnovo del contratto nazionale di settore, scaduto nel 2015: in tutto incroceranno le braccia i 70mila addetti della vigilanza privata e dei servizi fiduciari.
A pagarne le conseguenze soprattutto i pensionati, che proprio in quei giorni si vedono accreditare la pensione, ed in generale coloro che ricevono lo stipendio ad inizio mese.
“Abbiamo provato a scongiurare lo sciopero sin da giugno, ma la trattativa non si è sbloccata», racconta Sandro Pagaria, responsabile nazionale della Filcams Cgil. “Il contratto è scaduto da 43 mesi e le controparti datoriali non riescono a trovare una sintesi tra loro“.
Le banche intanto si stanno già muovendo, come Banca San Paolo che ha inviato un’email ai propri clienti avvisandoli che giovedì e venerdì “il prelievo di contanti alle Casse veloci automatiche e in filiale potrebbe non essere disponibile”.