Un padre italiano è stato recentemente coinvolto in un procedimento giudiziario con l’accusa di omicidio colposo, dopo che il figlio di cinque anni ha investito un’anziana signora in un parco milanese mentre stava imparando ad andare in bicicletta.

Quello che doveva essere un momento felice e simbolico nella crescita del bambino si è trasformato in una tragedia che ha colpito profondamente due famiglie. L’87enne stava camminando con un’amica, di 74 anni, quando è stata urtata dal piccolo ciclista, cadendo a terra e battendo la testa sul marciapiede. Nonostante in un primo momento l’anziana avesse detto di sentirsi bene, il padre del bambino, presente al momento dell’impatto, ha insistito affinché venisse chiamata un’ambulanza. Purtroppo, le sue condizioni sono peggiorate rapidamente e, malgrado l’intervento dei soccorsi, è deceduta poco dopo.
Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, il bimbo avrebbe perso il controllo della bici, urtando l’anziana a velocità contenuta. Tuttavia, l’assenza delle rotelle stabilizzatrici sul mezzo è stata utilizzata dai pubblici ministeri come elemento per accusare il padre, sostenendo che avrebbe avuto l’obbligo legale di prevenire l’incidente e che la mancata vigilanza rappresentava una forma indiretta di responsabilità.
I magistrati hanno affermato che l’uomo avrebbe dovuto sorvegliare meglio l’attività del figlio, evitando di lasciargli usare un mezzo – seppur una bicicletta per bambini – in una situazione potenzialmente pericolosa, vista l’età e l’inesperienza del piccolo.
La situazione legale si è risolta positivamente per il genitore: il giudice ha infatti deciso per l’assoluzione, sottolineando che l’incidente non poteva essere previsto e che l’uomo non aveva avuto il tempo materiale per evitarlo. Di conseguenza, è stato escluso ogni tipo di responsabilità penale.