L’ExoMars Trace Gas Orbiter dell’ESA ha recentemente immortalato una visione enigmatica di Marte.
In una prima assoluta per il cielo notturno di Marte, è stata rilevata una delicata luminescenza verde, smorzata dalla notte oscura del pianeta.
Questo fenomeno eccezionale è stato scoperto grazie allo studio di scienziati dell’Università di Liegi in Belgio, guidati da Jean-Claude Gerard.
Jean-Claude Gerard ha espresso il suo entusiasmo per queste scoperte, sottolineando la loro rilevanza per le future esplorazioni marziane.
Gli esperti ritengono che questo bagliore notturno marciano sia generato da un insolito processo di ricombinazione degli atomi di ossigeno in molecole di biossido (O2) ad altitudini tra i 40 e i 60 km durante l’inverno su Marte.
Questo splendore è così intenso da poter fornire un punto di riferimento per gli studiosi nel comprendere la nitidezza della notte su Marte.
In parallelo, sulla Terra, il bagliore notturno si manifesta attraverso livelli di luce verde, oro e rossastri, creati dalla ricombinazione di atomi nell’atmosfera terrestre.
Tuttavia, su altri corpi celesti come Venere e Giove, il bagliore notturno si distingue per caratteristiche peculiari, quasi come se ogni pianeta avesse il suo linguaggio luminoso unico.