I coniugi che soffrono di apnea notturna possono arrivare a mettere a dura prova il loro rapporto matrimoniale.
Un recente sondaggio dell’American Academy of Sleep Medicine ha rivelato che circa un terzo degli americani dorme regolarmente in un letto separato dal partner, una pratica nota come “divorzio del sonno”, a causa del russamento e di altri disturbi del sonno.
Tuttavia, nuove scoperte presentate all’incontro annuale SLEEP 2024 potrebbero favorire il ritorno alla condivisione del letto, poiché l’uso delle macchine a pressione positiva continua delle vie aeree (CPAP) è stato associato a una maggiore soddisfazione relazionale e a una diminuzione dei conflitti.
Wendy Troxel, psicologa clinica e docente presso l’Università dello Utah, ha affermato: “Nessuno dà il meglio di sé quando non dorme bene“. Troxel ha condotto uno studio su 36 coppie e ha sottolineato l’importanza di riconoscere il ruolo di un sonno sano nel mantenimento di relazioni solide, soprattutto in un’epoca in cui “divorzi del sonno” sono comuni e il 50% dei matrimoni termina con una separazione.
Negli Stati Uniti, quasi 30 milioni di adulti soffrono di apnea ostruttiva notturna, una patologia cronica che provoca il collasso delle vie aeree superiori durante il sonno, causando russamento e interruzioni respiratorie.
Un trattamento efficace è la terapia PAP, che utilizza una leggera pressione dell’aria tramite una maschera per mantenere la gola aperta durante il sonno.
Troxel ha sviluppato un trattamento chiamato “We-PAP”, pensato per affrontare insieme le difficoltà legate all’uso della PAP, riconoscendo che il sonno è un’esperienza condivisa dalle coppie. Questo nuovo approccio sarà presentato il 5 giugno a Houston e pubblicato sulla rivista Sleep, grazie a un finanziamento del National Institutes of Health.
Troxel ha concluso che riconoscere l’impatto del sonno sulla qualità delle relazioni potrebbe incentivare le persone affette da apnea notturna a seguire con maggiore costanza il trattamento.
