Oggi tutto ruota intorno al nostro ecosistema, se vogliamo proseguire in modo migliore e il più a lungo possibile, la nostra permanenza su questo pianeta, dobbiamo cercare di curarlo ma soprattutto cercare di prevenire ogni forma di inquinamento.
L’attenzione all’ambiente è sempre più alta, per fortuna aggiungeremo noi: nelle stesse ore in cui arrivano notizie di isole green, che sono autosufficienti energicamente attraverso fonti di energia rinnovabili, e case che producono più energia di quanta ne utilizzino, a Capua è in corso un importante convegno, dove si è sottoscritto un fondamentale Protocollo.
Durante il convegno tenuto presso il Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali (Cira) e organizzato da Asi, Cira e Agenzia Spaziale Europea (Esa), si è stabilito che, grazie anche alle nuove tecnologie, i satelliti dopo avere svolto la loro funzione saranno in grado di autodistruggersi intelligentemente senza procurare danni o inquinamento e, consentendone il recupero, favorire il riciclaggio dei materiali.
I mini satelliti, ha spiegato il presidente del Cira, Luigi Carrino, hanno un peso inferiore rispetto ai grandi, da pochi chili a qualche centinaio, con il vantaggio che hanno costi di lancio più bassi e sono alla portata anche di piccole imprese.
“Formeranno costellazioni numerose, in grado di passare anche dopo poche ore sullo stesso luogo, a differenza dei grandi satelliti, In questo modo permetteranno di avere una immagine dinamica e non statica della Terra, come un filmato”, spiega poi Battiston, presidente dell’Asi.