Le vacanze natalizie sono appena passate e, se una cosa non è mancata sulla tavola di tutti gli italiani, da nord a sud dello stivale, è la frutta secca.
Fichi essiccati, mandorle, noccioline, noci, semi di zucca, pistacchi hanno invaso le nostre tavole, soprattutto nei lunghi pomeriggi e nelle serate tra tombola e partite a carte.
Avrete notato che abbiamo dimenticato le arachidi: in realtà non è sbadataggine la nostra, perché, anche se il sapore è proprio quello della frutta secca, le arachidi sono nientemeno che legumi.
Le arachidi, comunemente considerate frutta secca, condividono con questa la consistenza croccante, oltre all’elevato contenuto d’olio e alla presenza di sostanze benefiche per l’organismo, come la vitamina E e gli antiossidanti, ma appartengono, invece, alla famiglia dei legumi, anche se, al contrario di fagioli, lenticchie e piselli, non sono protagoniste di zuppe e minestre.
Originarie del Sud America, ma ormai coltivate in svariate parti del mondo, le arachidi assicurano gusto e sazietà e contengono proteine e vitamine utili alla nostra salute.
Attenzione però alla linea: sono infatti un alimento molto calorico contenendo circa 600 calorie per 100 grammi.