Giovane e bella, oltre che molto talentuosa, ma soprattutto forte delle sue posizioni e intenzionata a portarle fino in fondo, fine a vincere le sue battaglie.
E Taylor Swift ha vinto una grande battaglia, nientemeno che contro il colosso Apple, reo di voler utilizzare le sue canzoni, senza corrispondergli i diritti d’autore per ben tre mesi.
Come è noto a tutti, il colosso ha appena lanciato il suo servizio di Apple Music, e per sbaragliare la concorrenza, ha ben pensato di offrire tre mesi di prova gratuita: gratuita per gli utenti ma anche per la stessa Apple che non verserà nessun corrispettivo alle case discografiche.
Se tutti i cantanti inseriti nella fornitissima playlist Apple se lo sono fatti andar bene, volenti o nolenti, la Swift è invece scesa in campo: “Non vi chiediamo iPhone in regalo, non chiedeteci di lavorare gratis”, scrive in una lettera pubblicata sul suo Tumblr.
Prevenendo gli attacchi che potevano facilmente arrivare alla affermata cantautrice, Taylor spiega: “Non riguarda me. Fortunatamente sono al mio quinto album e posso mantenere me, la mia band, la troupe ed il mio management grazie ai concerti.” La sua lettera, dice la Swift, è a nome dei nuovi artisti, “che hanno appena avuto la loro prima hit e sperano di avere la loro percentuale di guadagno per pagare il debito verso la casa discografica, per i produttori che lavorano senza sosta per cercare di innovare“.
La lettera della Swift, in poche ore aveva fatto il giro dei media internazionali, trovando numerosi consensi, obbligando così Apple a piegarsi e costringendo Eddy Cue, senior vice president dell’azienda fondata da Steve Jobs, ad annunciare la retromarcia via Twitter.
“Apple vorrà sempre essere certa che gli artisti vengano pagati,” twitta Cue. “#AppleMusic pagherà gli artisti per lo streaming anche durante il periodo di prova gratis per i clienti. Come vedi ti ascoltiamo @taylorswift13. Love, Apple”.