Antartide: Il Monte Erebus erutta oro ogni giorno

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Un curioso fenomeno geologico al centro delle attenzioni scientifiche si sta verificando in uno dei luoghi più remoti e inospitali della Terra: l’Antartide. Il Monte Erebus, secondo vulcano più alto del continente, si distingue per la sua capacità di emettere quotidianamente minuscole particelle d’oro. Questo insolito evento ha affascinato ricercatori e appassionati, sollevando interrogativi sulle dinamiche vulcaniche di questo gigante ghiacciato.

Antartide Il Monte Erebus erutta oro ogni giorno
foto@Eli Duke https://www.flickr.com/people/elisfanclub/, CC BY-SA 2.0, via Wikimedia Commons

Con i suoi 3.794 metri di altezza, il Monte Erebus non è solo uno dei pochissimi vulcani attivi in Antartide, ma anche uno dei più antichi ad essere stati osservati. Scoperto nel 1841 dal capitano Sir James Clark Ross, è rimasto inattivo fino al 1972, quando ha ripreso la sua attività, svelando lentamente la sua particolarità: un lago di lava costantemente fluido. Questo fenomeno è raro e richiede condizioni ambientali estremamente specifiche, come sottolinea Conor Bacon, dell’Osservatorio Lamont-Doherty della Columbia University, che evidenzia come la lava resti perpetuamente calda e attiva.

Il rilascio delle particelle d’oro, che ammontano a circa 80 grammi al giorno, è reso possibile dalla calma relativa delle eruzioni del vulcano. Philip Kyle, del New Mexico Institute of Mining and Technology, spiega che il lento rilascio di gas permette la formazione dei cristalli d’oro, processo impossibile in eruzioni più esplosive. Queste particelle, di soli 20 micrometri di diametro, vengono trasportate dai gas vulcanici a temperature che raggiungono i 1000°C, prima di depositarsi sulla superficie del vulcano.

Ciò che rende ancora più affascinante questo fenomeno è la capacità delle particelle di spostarsi su lunghe distanze. Infatti, tracce di polvere d’oro sono state rinvenute fino a 1.000 chilometri di distanza dal Monte Erebus, suggerendo che queste particelle vengano disperse nell’atmosfera su ampie aree.

Oltre alla produzione di oro, il vulcano è noto per i suoi eventi esplosivi, come l’emissione di “bombe vulcaniche”, massi parzialmente fusi che contribuiscono a plasmare il paesaggio unico dell’Antartide.

Il Monte Erebus rappresenta solo uno dei 138 vulcani attivi del continente, dimostrando la ricchezza e complessità geologica dell’Antartide. Anche in un ambiente così estremo, fenomeni naturali straordinari continuano a rivelare informazioni fondamentali sui processi della Terra. Gli scienziati sperano che lo studio di Erebus possa fornire preziosi dettagli non solo sui meccanismi vulcanici e sulla distribuzione dei metalli preziosi, ma anche su come questi processi possano verificarsi in altri ambienti del nostro pianeta e potenzialmente su mondi extraterrestri.

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