Si parla tanto di protezione dell’ambiente, di inquinamento che sta rovinando inevitabilmente l’ecosistema, di animali a rischio di estinzione o che sono costretti a cambiare le proprie abitudini per sopravvivere, ma abbiamo veramente idea di dove ci sta portando il nostro comportamento scellerato e incurante verso il nostro pianeta?
Sabato 21 novembre, per tutto il giorno, ANIMAL PLANET (Sky canale 421) ha deciso di spegnersi e di trasmettere immagini di lande desolate, senza animali: un forte segnale di protesta per sensibilizzare il telespettatore sul rischio estinzione delle specie.
Una campagna culminata poi alle ore 21, con la messa in onda del documentario “Racing extinction”, firmato dal regista Premio Oscar Louie Psihoyos (The Cove), che sarà trasmesso mercoledì 2 dicembre in 220 paesi in contemporanea, dalla Nuova Zelanda fino agli Stati Uniti.
L’intento è di raggiungere attraverso la tv, in un solo giorno, seguendo il fuso orario, partendo dalla Nuova Zelanda, un miliardo di persone. E, successivamente, di rendere virale il documentario sul web anche con iniziative in cui sono stati coinvolti personaggi dello spettacolo e dello sport.
“Racing Extinction” ha unito un team di attivisti ed esperti in una gara appassionata per proteggere dall’estinzione le specie in pericolo, grazie ad una campagna di sensibilizzazione di proporzioni globali. Il regista Louie Psihoyos e il gruppo di lavoro di The Cove hanno messo in piedi una vasta operazione in incognito per portare alla luce il traffico di specie in pericolo, infiltrandosi nei mercati neri più pericolosi al mondo.