Il Festival del fumetto di Angoulême è a tutti gli effetti al pari della notte degli Oscar nel cinema: l’evento è certamente il più atteso dell’anno, per premiare i fumettisti che si sono distinti per le loro opere.
Ed è anche per questo che la notizia in poche ore ha fatto il giro del mondo: tra i trenta nomi presenti nell’elenco messo su internet non compare nemmeno una fumettista, nonostante negli ultimi anni il settore si sia ampliato, includendo un gran numero di disegnatrici, e questo ha scatenato una critica unanime.
Riad Sattouf, autore di L’arabo del futuro (Rizzoli Lizard) ha preso subito le distanze su Facebook: «Buongiorno, ho scoperto di essere nella lista dei nominati e mi ha fatto molto piacere! Ma, succede che questa lista comprende solo uomini. Peccato, perché ci sono molte artiste che meriterebbero di essere presenti. Preferisco quindi cedere il mio posto, per esempio, a Rumiko Takahashi, Julie Doucet, Anouk Richard, Marjane Satrapi, Catherine Meurisse… Chiedo di essere ritirato dalla lista, sperando di rientrarvi quando sarà più paritaria». Via via tutti i suoi colleghi lo hanno imitato hanno tutti rinunciato a partecipare alla competizione.
Con un comunicato che farà discutere intitolato “Il Festival ama le donne… ma non può riscrivere le storia (dei fumetti)” l’organizzazione ha annunciato che, senza togliere alcun nome maschile, ne aggiungerà altri alla lista dei (non più) 30, nomi femminili. Per motivi “simbolici” e per rispettare la sensibilità di tutti gli autori che hanno fatto sentire la loro voce in questi giorni.
Il Festival di Angoulême si terrà dal 28 al 31 gennaio prossimi. Le ultime edizioni del Gran Prix sono state vinte da Art Spiegelman, Jean-Còlaude Denis, Bernard Willem Holtrop, Bill Watterson e Katsuhiro Otomo.