Anagrafe: Chiede cambio di età per far colpo sui siti di incontri

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Gli appuntamenti online sono diventati estremamente popolari, per questo l’insolita ricerca dell’amore di un uomo ha attirato l’attenzione globale.

Anagrafe Chiede cambio di età per far colpo sui siti di incontri
foto@pixabay

Emile Ratelband, un oratore motivazionale olandese di 75 anni ed ex politico, ha fatto notizia per il suo approccio non convenzionale nell’affrontare il problema dell’ageismo nelle piattaforme di dating digitali.

La storia di Ratelband iniziò quando, a 69 anni, decise di provare Tinder, una delle app di appuntamenti più diffuse. Ben presto, si rese conto che la sua età rappresentava un ostacolo significativo.

Notò che sempre meno persone scorrevano a destra sul suo profilo e si sentiva rifiutato con maggiore frequenza. Convinto che la sua età fosse il principale impedimento al successo nel mondo degli appuntamenti online, Ratelband decise di intraprendere un’azione straordinaria.

Presentò una richiesta legale per cambiare ufficialmente la sua età, sperando di diventare venti anni più giovane. La sua argomentazione era semplice: se avesse potuto dichiarare legalmente di avere 49 anni invece che 69, credeva che le sue possibilità di successo in molti aspetti della vita, inclusi gli appuntamenti, sarebbero aumentate.

Le motivazioni di Ratelband andavano oltre il semplice miglioramento delle prospettive di incontri. Sosteneva che un’età legale più giovane avrebbe aperto nuove opportunità in vari ambiti della sua vita. Con un’età ufficiale più bassa, avrebbe potuto comprare una nuova casa, guidare un’auto diversa e avere accesso a nuove opportunità lavorative. Nella sua visione, questo cambiamento gli avrebbe conferito un vantaggio sia personale che professionale.

La campagna di Ratelband divenne rapidamente controversa, specialmente per i paragoni che fece tra il cambiamento dell’età e il cambiamento del sesso. Argomentò che, in un’epoca in cui le persone possono cambiare nome e sesso, dovrebbero anche poter cambiare la propria età. Questo confronto suscitò numerose critiche, in particolare dalla comunità transgender.

Nonostante le polemiche, Ratelband proseguì con la sua battaglia legale. Portò il caso in tribunale, sostenendo di sentirsi fisicamente e mentalmente molto più giovane della sua età reale – attorno ai 40 o 45 anni – e che la sua età legale avrebbe dovuto riflettere questa sensazione. Presentò la sua richiesta come una questione di libertà personale, paragonandola ad altre forme di cambiamento di identità legalmente riconosciute.

Tuttavia, la corte non accolse la richiesta di Ratelband. Nel dicembre 2018, il tribunale respinse la sua domanda di cambiare legalmente l’età. Il giudice spiegò che l’età di una persona è collegata a molti diritti legali e modificarla avrebbe causato numerose complicazioni nel sistema legale. Pur riconoscendo il diritto di Ratelband di sentirsi e agire più giovane della sua età anagrafica, la corte sottolineò che questo sentimento non giustificava l’alterazione dei documenti ufficiali.

Questo caso, pur essendo insolito, ha stimolato interessanti dibattiti sull’età, sull’identità personale e sui limiti del riconoscimento legale della percezione di sé.

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