Molto probabilmente fino a qualche decennio fa non ne eravamo pienamente coscienti, adesso con i passi da gigante fatti, possiamo certamente farci un’idea ben precisa di quanti corpi celesti “sfiorano” il nostro amato pianeta Terra.
L’ultimo “grande pezzo di roccia” o più comunemente chiamato asteroide, segnalato proprio dalla Nasa è stato scoperto il 26 ottobre e sarebbe diretto proprio verso il nostro pianeta, gli scienziati hanno però confermato, secondo i calcoli fatti, che dovrebbe passare a 500mila km dalla Terra.
Il nuovo sistema di monitoraggio spaziale, Panoramic Survey Telescope and Rapid Response System (Pan-STARRS), sta permettendo alla Nasa di avvistare qualsiasi corpo celeste possa essere diretto verso il nostro pianeta.
L’attuale sistema installato a Maui, nelle Hawaii, ha innalzato notevolmente la soglia d’attenzione verso gli asteroidi e le possibili collisioni con il nostro pianeta, si pensi che grazie a tale sistema, rivela l’astronomo Paolo Chodas, la Nasa analizza almeno cinque asteroidi al giorno.
Ovviamente al pari dell’osservazione si sta studiando anche un piano, tecnicamente fattibile, per poter reindirizzare i corpi potenzialmente pericolosi che possano impattare sul nostro pianeta, come ad esempio potrebbe essere il famoso Dydymos in avvicinamento nel 2020.