Dopo anni di crisi, dopo il fallimento, i licenziamenti, le proteste e i salvataggi in extremis, Alitalia finalmente sembra essersi rimessa in piedi: la nostra compagnia di bandiera ha infatti appena annunciato 310 nuove assunzioni.
Nello specifico le assunzioni sono 170 nel settore ground, di cui 115 stabilizzazioni da tempo determinato ad indeterminato e 55 assunzioni dalla mobilità di ex lavoratori di Alitalia Cai; le 140 assunzioni nel settore manutenzione sono invece tutte di ex dipendenti della mobilità, che verranno in un primo tempo assunti a tempo determinato per passare entro dicembre a tempo indeterminato.
L’accordo firmato con le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Trasporto Aereo rappresenta «il primo passo importante fatto dalla nuova Alitalia in termini di occupazione, il primo segno tangibile verso la ripartenza di un’azienda che in tanti ci aspettavamo e speravamo», ha commentato Emiliano Fiorentino, Coordinatore nazionale della Fit-Cisl per il Trasporto aereo.
Il presidente, Luca Cordero di Montezemolo, ha aggiunto: “Alitalia ha vissuto momenti difficili, addirittura drammatici. Ma ha tutte le condizioni per guardare al futuro con ottimismo”, mentre per il segretario nazionale della Filt Cgil, Nino Cortorillo, “riportare in Alitalia 310 lavoratori, di cui quasi 200 licenziati pochi mesi fa, è un successo del sindacato”.
Non è rimasto indifferente alla notizia neppure il premier Matteo Renzi: “Vorrei chiedervi di allacciarvi le cinture perchè stiamo decollando davvero. Stiamo rimettendo il paese a correre come deve correre perchè il paese deve farlo. Il decollo di Alitalia è il decollo dell’Italia e viceversa”.