La prima è stata la Svezia a provare questa tipologia di intervento, che rappresenta una speranza enorme per tantissime donne nel mondo che per problemi all’utero non possono provare la gioia di diventare mamme, e a qualche mese di distanza, l’intervento è stato tentato anche negli Usa.
Una decina di questi interventi sono stati già realizzati con successo in Svezia da donatrici vive e in 4 casi hanno portato alla nascita di bambini, ed ora per la prima volta anche negli Usa una equipe della Cleveland Clinic in Ohio sta preparandosi a effettuare un trapianto di utero per offrire a pazienti che ne sono prive la possibilità di restare incinta.
La Cleveland Clinic è uno degli ospedali più famosi negli Usa. Nel 2008 fu effettuato lì il primo trapianto di faccia in terra americana. Il trapianto di utero è una nuova frontiera che unisce ambiti della medicina (trapianti e medicina riproduttiva) all’avanguardia delle tecniche ma spesso ai confini della bioetica. «I primi trapianti, 50 anni fa, erano fatti per salvare vite. Oggi si cerca anche di migliorare la qualità della vita, ad esempio con i trapianti di faccia e di mano» ha detto Eric Kodish, il direttore del centro etico di Cleveland.
I trapianti saranno temporanei. I “nuovi” organi saranno rimossi dopo una o due gravidanze per consentire alle pazienti di interrompere la terapia anti-rigetto.
Per il momento 8 signore si sono messe in lista per essere sottoposte a questo trapianto, negli Stati Uniti, procedura che ha comunque dei rischi: i farmaci contro il rigetto dell’organo hanno importanti effetti collaterali, su cuore, fegato e più in generale sul sistema immunitario, che viene depresso esponendo la persona a malattie.