Quando si pensa all’Imu, generalmente si fa riferimento alla tassa che grava sulle abitazioni, ma non bisogna dimenticare che questa imposta è applicata anche sui terreni agricoli, andando a pesare su agricoltori e imprenditori agro-alimentari, che già stentano a far quadrare i conti, in un periodo in cui la ripresa è solamente accennata.
Secondo quanto stima la Coldiretti, l’imu, assieme all’Irap, in Italia riguarda oltre 400 mila imprese “produttive” (il 10 per cento circa di tutti i contribuenti Irap), che attualmente sono gravate complessivamente per circa 200 milioni di euro all’anno: per questo appare un’ottima notizia quanto annunciato nelle scorse ore dal premier Matteo Renzi.
“Il prossimo anno l’Imu agricola sarà cancellata: dal primo gennaio 2016 non si pagherà più. E anche sull’Irap agricola avete ragione: dal prossimo anno non si pagherà più. Abbiamo trovato le coperture ieri, sarà in legge di stabilità”, ha annunciato Renzi durante il suo intervento all’assemblea Coldiretti a Expo.
“Noi abbiamo abbassato le tasse, voi tirate su l’entusiasmo”. Questa l’esortazione agli italiani da parte del premier, per il quale il mondo dell’agricoltura” non è il passato ma il futuro dell’Italia”. Secondo i dati più recenti il settore agroalimentare in Italia rappresenta il 15% del Pil nazionale, con una crescita netta nel settore delle assunzioni.
«Gli agricoltori – ha concluso il premier – hanno iniziato prima dei governi a difendere l’orgoglio e la bellezza dell’Italia. Bisogna parlar bene dell’Italia, o all’estero non vinceremo mai una battaglia».