Un altro pezzo di storia del cinema che se ne va: si è spenta all’età di 82 anni nella sua casa di Roma l’attrice Elsa Martinelli.
Quella di Elsa Martinelli è una delle storie del “sogno italiano” del dopoguerra. Di origini umili, sei sorelle e un fratello, padre ex contadino maremmano trasferitosi a Roma a fare l’usciere delle Ferrovie, era nata a Grosseto nel gennaio del 1935 ed era approdata con la famiglia nella capitale quando aveva nove anni.
Rivoluzionaria fin nell’altezza, un metro e 76, non proprio una statura da italiana dell’epoca, la svolta arrivò quando un giorno in una boutique di via Frattina viene notata dallo stilista Roberto Capucci: da qui il via a una carriera di indossatrice e fotomodella.
Alta, elegante e sinuosa, si distingueva dalle “maggiorate” che andavano per la maggiore negli anni ’50. Per questo la chiamavano la Audrey Hepburn italiana.
Kirk Douglas la vede sulla copertina di Life e la vuole per Il cacciatore di indiani. È il 1955 e lei conquista Hollywood a soli vent’anni: inizia così una carriera lunga una settantina di film.
Nel 1956 vince l’Orso d’argento al Festival di Berlino con il film “Donatella” di Mario Monicelli. Ha lavorato in Italia, Francia e soprattutto a Hollywood, con attori di gran calibro come Marcello Mastroianni, John Wayne e Robert Mitchum, per citarne alcuni.
Gli anni ’70 la vedono rifiutare diversi ruoli e partecipare ad una manciata di pellicole tra cui L’ultima rapina a Parigi(1971) e Garofano rosso (1976). In questo periodo appare al fianco di Roger Moore in un episodio della serie tv Il ritorno di Simon Templar, incide un disco e si cimenta come presentatrice del Festival di Sanremo al fianco di Carlo Giuffrè.
Dopo l’ultimo film nel 1985, “Sono un fenomeno paranormale” di Sergio Corbucci, torna nel 2005, in prima serata su RaiUno nella terza stagione della miniserie Orgoglio.
Sposata nel 1957 con il conte Franco Mancinelli Scotti di San Vito, ha avuto una figlia, Cristiana, anch’essa attrice. Nel 1968 si era risposata con il fotografo e designer Willy Rizzo.
I funerali si terranno a Roma l’11 luglio nella chiesa di Santa Maria del Popolo.